DOMANDA
Egregio Dottore, ho 60 anni e da anni soffro di digestione lenta e, quando non digerisco,anche a volte mangiando leggero, il sintomo più insopportabile è mal di testa, accompagnato da senso di vomito e acidità. Ho controllato tutti gli organi addetti alla digestione, ma nessun esame ha dato risultati da cui si potesse evincere in modo chiaro la vera causa. Mi è risultato: la cistifellea un pò ispessita e ho preso deursil e cantabilin,dalla gastroscopia, un pò di gastrite con il batterio HP, ed ho fatto la cura con antibiotici ed antisecretivi, e colon irritabile assumendo debrum. Ho sempre bisogno di aiutare la digestione con domperidone o levosulperide, ed enzimi vegetali, ma a volte non sono sufficienti. Se può aiutare Le aggiungo che capisco di aver digerito o meno se, dopo circa 3 ore da aver pranzato, inizia il mal di testa, sento come un chiodo nella fronte sopra l’occhio destro. Da ciò quale può essere la causa più possibile?Che consigli mi dà?Che altro provare? Grazie Rosario!
RISPOSTA
Egregio signore,
è difficile dare una risposta concreta senza aver effettuato un’accurata raccolta della storia clinica, visitato il paziente e preso atto dei rilievi clinici più importanti, tuttavia, la mia impressione è che le due manifestazioni cliniche (digestione difficoltosa e mal di testa) che presenta essere imputabili a cefalea epato-biliare: il sintomo principale è il mal di testa che si manifesta dopo i pasti. Questa manifestazione clinica si presenta con cefalea è caratterizzato da una digestione lenta e faticosa, peso allo stomaco e sensazione di nausea. Una volta che il processo digestivo si è concluso il mal di testa e tutti i sintomi di contorno tendono a scomparire. La causa principale di questo tipo di disturbo è l’insufficiente secrezione di bile dovuta solitamente a stasi nelle vie biliari o ad alterazioni motorie della colecisti, che lei ha già trattato con acido ursodesossicolico. Tra le cause responsabili, gli errori alimentari, la scarsa masticazione dei cibi, l’ansia. Consiglierei di continuare con l’assunzione di acido ursodesossicolico alla dose di 300 mg alla sera, pasti piccoli e frequenti, abolizione completa di vino e alcolici, del fumo. La passeggiata post-prandiale. Se la cefalea dovessero aggravarsi è necessario consultare il Neurologo.
Cordiali saluti.
Prof. Riccardo Volpi