dipendenza affettiva

    Pubblicato il: 28 Maggio 2013 Aggiornato il: 28 Maggio 2013

    DOMANDA

    Gent.ma Dottoressa, una mia carissima cugina è affetta da dipendenza affettiva nei confronti del suo fidanzato. Lei mi parla sempre del suo profondo malessere e del suo terrore all’idea di un possibile abbandono. In qualità di confidente come potrei esserle d’aiuto? Lei sta facendo una psicoterapia da un anno, ma è ancora molto tormentata. E’ il caso di parlarne anche con il suo fidanzato che non è al corrente della terapia intrapresa e della sua patologia? Ringrazio per il gentile riscontro e porgo distinti saluti.

    RISPOSTA

    Qui si tratta probabilmente di un disagio delicato con cause profonde, ora rivitalizzate da una condizione affettiva che vorrebbe la sicurezza di una relazione eterna. Ma questo non è dato in nessun tipo di relazione umana, in sé instabile per definizione e che pertanto va curata quotidianamente con un impegno e una maturità non indifferenti. In questo profondo malessere il fidanzato c’?entra assai poco. Io lascerei perdere. Non intervenga assolutamente col fidanzato. Si limiti ad ascoltare sua cugina facendole capire che può solo starle accanto, ma che sarà lei a ricostruire con l’aiuto della psicoterapeuta la stima e la fiducia nelle sue individuali capacità: preziose qualità di una vera compagna.