Dipendenza da porno

    DOMANDA

    Salve dottoressa,

    sono un uomo di 38 anni. Sono un pornodipendente da alcuni anni forse 5 o 6 anni.
    Sto lottando contro questa dipendenza e forse gradatamente mi sto liberando da questa schifezza. Per rendere l’idea sono passato da 52 ricadute del 2017 alle ‘solo’ 21 del 2018.
    Ora sono circa 18 giorni che sono sobrio e non ho ricadute.
    Ho reso quasi impossibile accedere ad internet liberamente ho messo filtri potentissimi sul pc e su vari dispositivi mobili così da avere meno tentazioni di andare su siti porno.
    La mia domanda è cosa posso fare di concreto per liberarmi da questa dipendenza? A chi posso rivolgermi per ricevere aiuto? Le scrivo da Siracusa.

    Grazie.

    RISPOSTA

    Gentilissimo,
    intuisco molto bene le sue difficoltà. Non è certo la sola persona ad aver sviluppato un comportamento compulsivo (con la sensazione di impossibilità di controllarsi) riguardo alla fruizione di contenuti pornografici, soprattutto in quest’epoca in cui Internet rende così facile accedervi e così difficile starne lontani poi…
    So bene, dalle persone che accolgo nel mio studio con questa difficoltà e da tanti approfondimenti sull’impatto che la pornografia può avere sulle nostre menti, che si tratta di dipendenza, dunque di una situazione di profondo disagio sorto inizialmente come tentativo di dare sollievo ad un disagio preesistente, diventato poi una schiavitù e motivo di aspra autocritica appena si torna lucidi.

    Proprio per questo Le dico: bravissimo!
    Sta lottando coraggiosamente contro questa compulsione e sta riuscendo sempre più a tenerla a bada, e certo questo le permetterà via via di sentirsi più sereno, meno autogiudicante (Immagino come potesse sentirsi dopo essere stato in quella dimensione che definisce “schifezza”), molto più predisposto alle relazioni con gli altri, sentimentali e non, e molto più concentrato sul lavoro, senza interruzioni e paure di essere scoperto.

    Ma non Le consiglierei mai solo di astenersi dalla pornografia per assicurarsi di sentirsi davvero Bene.
    Se è incappato in questo problema è senz’altro accaduto qualcosa in Lei qualche anno fa o forse prima ancora, e, se c’è una ferita che continua a sanguinare, non è smettendo di mettere il cerotto che starà bene, ma facendosi dare una mano da qualcuno che riesca a metterLe dei punti di sutura emotiva.
    Non abbia timore: uno o una collega psicoterapeuta (meglio se cognitivo/comportamentale) nella Sua zona saprà senz’altro aiutarLa.
    Se è riuscito a proteggersi bene su computer e smartphone lo, o la, cerchi pure aggiungendo dipendenza sessuale o da siti pornografici.
    Se, invece, saggiamente, ha un po’ paura a svolgere questa ricerca, chieda direttamente all’ordine degli psicologi della Sua Regione oppure ad una scuola di specializzazione in psicoterapia Cognitiva o Cognitivo-Comportamentale che abbia sede nelle Sue vicinanze.
    Poi scelga se preferisce un professionista di genere maschile o femminile.
    Le invio tutto il mio incoraggiamento.
    So che è difficile ora, ma sarà una gran bella esperienza sentirsi compresi, non giudicati ed aiutati a stare Bene. Non la conosco, ma anche solo perché sta vivendo quest’incubo, sono certa che si merita qualcosa di bello!
    Bune cose,
    dott.ssa Serena Valorzi

    Serena Valorzi

    Serena Valorzi

    SPECIALISTA IN DIPENDENZA DA INTERNET E GIOCO D’AZZARDO. Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Formatrice e Scrittrice esperta di Dipendenze Comportamentali (affettiva, gioco d’azzardo, videogiochi, social network, pornografia, lavoro), Cyberbullismo e Impatto emotivo, cognitivo e relazionali di internet (ICT). Si occupa di Psicoterapia individuale e di coppia con specializzazioni in Schema Therapy, Acceptance and Commitment Therapy e […]
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