Dipendenza dalla pornografia

    Pubblicato il: 7 Novembre 2016 Aggiornato il: 7 Novembre 2016

    DOMANDA

    Buongiorno dottoressa,
    ho 19 anni, e le pongo un problema che ha condizionato la vita di tutta la mia famiglia da sempre, mio padre sta ore e ore al computer o al cellulare, a guardare porno. A tal punto da perdere il lavoro (uno dei più importanti della sua vita) per questa sua “ossessione”, non si da una “regolata”, non ha orario e ovviamente non gli importa ne di farsi curare ne di me e i miei fratelli, che abbiamo fatto di tutto pur di farlo smettere, la situazione e diventata ingestibile, purtroppo per ragioni complesse, abitiamo ancora con lui, idem mia madre, nonostante siano separati. ultimamente beve molti alcolici.. non so cosa fare! Sono disperata, vorrei che uscisse da questa dipendenza, e come una droga.
    La ringrazio anticipatamente.

    RISPOSTA

    Buonasera il problema che mi propone è diventato negli ultimi anni sempre più frequente e conseguentemente le persone iniziano a comprendere che tale comportamento esula  da una forma ludica per diventare una vera e propria dipendenza.

    Quando si può parlare in questo caso di dipendenza ? essenzialmente quando l’accesso ai siti pornografici  diventa il pensiero dominante della persona e tutto il resto, siano essi   affetti, pensieri, impegni lavorativi  diventano qualcosa di secondario. Da quanto mi scrive  suo padre sembra proprio essere caduto in una simile situazione e per ora non sono stati sufficienti i bei discorsi e le argomentazioni razionali per fargli comprendere quanto tutto questo sia diventato un problema serio e una fonte di dolore per tutta la famiglia.  Inoltre alla visione dei siti pornografici si è associato un consumo di alcolici sempre più ingravescente; in   tanti altri casi l’utilizzo di cocaina è profondamente collegato a questo disturbo.

    Il suo papà  non vuole accettare di  riconoscere di avere un problema e  pertanto è molto difficile convincerlo a farsi curare.  In questi casi può essere utile che tutto il gruppo familiare, all’inizio magari anche senza la presenza del padre, si rivolga ad un terapeuta della famiglia, per supportare tutti voi ed aiutarvi a trovare delle strategie utili a far comprendere a quest’uomo la gravità del problema. In moltissimi casi questo approccio può sbloccare situazioni complesse, si rivolga al suo medico di fiducia per essere indirizzati ad un professionista esperto di dinamiche familiari .

     

    Antonia Cinquegrana

    Antonia Cinquegrana

    MEDICO INTERNISTA E PSICOTERAPEUTA. Responsabile del Centro Cura Cocaina di Brescia. Negli ultimi 25 anni ha progettato e diretto significative sperimentazioni inerenti il trattamento ambulatoriale della dipendenza da cocaina particolarmente dedicate ai soggetti cocainomani integrati socialmente, raccogliendo la più ampia casistica italiana in materia. Nel 2015 ha ideato il Centro Clinico Cura Cocaina, rivolto a […]
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