DOMANDA
Salve dr. Rizzardo, da più di 4 anni prendo 1,5 mg. Di tavor. Vorrei togliermelo, ma non so come fare. Sono di Pescara e ho girato parecchi psichiatri i quali, di fronte alla mia richiesta mi consigliavano antidepressivi associati ad una dose anche maggiore di ansiolitici. Io vorrei togliermi queste porcherie, vorrei seguire un programma di dismissione anche lento. La prego mi aiuti. Grazie, Elisa
RISPOSTA
La sua richiesta è comprensibile, solitamente non si vogliono assumere farmaci ritenuti superflui. Sarebbe semplice se si trattasse solo di ridurre con molta gradualità le dosi giornaliere fino alla interruzione, procedura necessaria per evitare disturbi da sospensione. Purtroppo la dipendenza psicologica di tipo conflittuale che si è creata e che si capisce anche dal fatto che chiama questi farmaci “porcherie” rende le cose più complesse. Sarebbe importante sapere perché ha cominciato a prendere questi farmaci; per esempio di sua iniziativa o per consiglio di un medico ecc., quali erano i sintomi e se si sono attenuati o risolti; se sono presenti fattori stressanti che alimentano un disagio psicologico, se ci sono malattie somatiche concomitanti e via dicendo. A volte può essere necessario continuare il trattamento. Solo avendo chiarito questi ed altri punti si può realmente decidere la sospensione e procedere con il programma menzionato. I farmaci sono “porcherie” solo se usati a sproposito o male. E’ importante affidarsi ad uno psichiatra che possa sostenerla in questo percorso che impegna più sul piano psicologico che su quello farmacologico.