DOMANDA
Buongiorno Avrei bisogno di un suo parere per quanto riguarda mio figlio di 3 anni , frequenta la scuola materna da settembre ma ad oggi nonostante sia un bimbo molto socievole e chiacchierone non ha ancora fatto amicizia con nessuno e dice che non sono suoi amici ma compagni di scuola. Nelle prime settimane di asilo si lamentava che nessuno giocava con lui e preferivano giocare da soli , lui ha sempre avuto difficolta a giocare da solo, quindi i vari rifiuti che hanno avuto le sue richieste di giocare insieme credo l’abbiano un po segnato.Ma il problema più grosso e che lui non va volentieri a scuola e spesso quando arriviamo alla mattina e non sono ancora iniziate le attività di gruppo lui è come se fosse impaurito e a disagio e rimane immobile davanti alla porta e poi piange . Come posso aiutarlo a superare questo disagio ? Per il resto della giornata le maestre dicono che si comporta bene e’ allegro e partecipa volentieri. Secondo lei è’ normale che non riesca a legare con nessuno.?come posso dargli più sicurezza.? La ringrazio per l’attenzione .
RISPOSTA
Cara signora,
all’età di suo figlio è normale che si abbiano difficoltà a stringere rapporti significativi con i pari: per lo
più si tratta di compagni di giochi, spesso litigiosi, in cui possono estromettersi a vicenda.
Da quanto mi riferisce, sembra che il suo bambino non abbia sostanzialmente grosse difficoltà all’Interno della scuola, ma manifesti disagio all’entrata e quando si lamenta a casa di quello che non riesce a fare a scuola.
Ho l’impressione che suo figlio la stia rassicurando e che stia tentando calmare la sua ansia circa il distacco.
La soluzione? Gli chieda di raccontare cosa fa a scuola, i giochi che fa, le cose che impara dalle maestre, fatti particolari che accadono in ogni scuola.
Vedrà che piano piano, con un po’ di pazienza, vi tranquillizzerete a vicenda e il suo bambino non farà più distinzione tra compagni ed amici. Distinzione che, per altro, per i bambini non ha alcun significato sostanziale.
Se proprio la situazione dovesse perdurare, ecco il piano B: faccia accompagnare a scuola suo figlio dal padre.
Un cordiale saluto
Rosanna Schiralli