DOMANDA
Salve, le scrivo per un consulto. Mia figlia attualmente ha 22 giorni. Inizialmente si scaricava regolarmente dopo ogni poppata, nell’ultima settimana però ho notato che fa molta fatica. Si sforza, ma non riesce. Ho escluso problemi reali di stitichezza in quanto allatto al seno e le feci sono comunque liquide e normali. In questi giorni ho utilizzato un sondino per la stimolazione. In effetti, la bambina continua a sforzarsi e lamentarsi e più avanti inizia anche a piangere. Piange perché, penso, abbia sonno, infatti spesso riesco anche a farla addormentare ma dopo un massimo di mezz’ora si risveglia continuando a spingere e lamentarsi. Alché passo al sondino, si scarica, e dorme tranquilla. Ci sono però diverse opionioni riguardo la stimolazione meccanica, molte di queste contrarie. Mi chiedo dunque se sto sbagliando o, se è vero che alla lunga questa stimolazione abbia reali ripercussioni sulla sua capacità di scaricarsi e, in alternativa, come posso comportarmi. C’è da dire che, nonostante tutto, qualche volta riesce a scaricarsi anche da sola. Per esempio, su 3 volte 2 sono con stimolazione. Proprio oggi però non si è ancora scaricata da sola e, dopo ore di lamenti ho utilizzato il sondino. Questo, per ora, per 2 volte nell’arco della giornata.
Ora, c’è un reale limite all’uso del sondino? Ho letto che questa sua difficoltà nello scaricarsi prende il nome di “dischezia neonatale” e si risolve da sola nel giro dei primi mesi. Nell’attesa, come posso comportarmi?
Grazie!
RISPOSTA
Gentile signora la diagnosia di Dischezia è corretta. Può continuare ad usare la stimolazione con sondino ma lo faccia ogni 24 36 ore. Può anche iniziare la somministreazione di un probiotico che agisce sulla motilità intestinale. Il problema comunque si autolimita nei primi mesi di vita