Disfunzione erettile

    Pubblicato il: 21 Aprile 2010 Aggiornato il: 21 Aprile 2010

    DOMANDA

    Salve Prof,sono una ragazza fidanzata da 2 mesi.Fin dal primo rapporto lui mi ha confessato di aiutarsi con il Levitra,ma da allora mai più usato al fine di raggiungere un nostro equilibrio.Se è lui a prendere l’iniziativa il rapporto è più soddisfacente, ma non ottimale (non eiaculazione), se invece sono io a manifestare il mio desiderio,oppure se ne parla pur giocosamente non riesce a mantenere l’erezione. Io non gli ho mai fatto pesare questa situazione e ne abbiamo parlato apertamente. L’anno scorso ha eseguito tutte le analisi ematochimiche,e il medico gli ha detto che è tutto a posto.Mi dia un consiglio la prego. A chi devo rivolgermi? Il mio atteggiamento rispetto al problema è corretto? La ringrazio anticipatamente.

    RISPOSTA

    Gentile signorina,
    ci sono solo due possibilità: la prima è che il suo partner stia segretamente continuando ad assumere il farmaco (il ritardo eiaculatorio si può verificare talvolta in chi assume queste molecole). Forse non è sufficiente dire “raggiungere il nostro equilibrio” per raggiungerlo davvero e l’aiuto del farmaco è ancora necessario. La seconda possibilità è che ci sia un blocco che anzichè manifestarsi come impotenza (come era avvenuto in passato, visto l’uso dl farmaci come Levitra, Cialis o Viagra), si manifesta ora come aneiaculazione. Se il sintomo è recente, è più facile curarlo. Questo suggerisce di rivlgersi al sessuologo con un po’ di sollecitudine, non aspettando che il problema si ingigantisca di più. Il fatto che l’erezione è presente solo quando è lui a prendere l’iniziativa, suggerisce la prima ipotesi. Se così fosse, un sessuologo medico dovrebbe aiutarvi a ricollocare il farmaco (se necessario) nella sana dinamica di coppia, vivendolo come un aiuto, un alleato, e non più come un nemico da scacciare dal letto.