DOMANDA
Buonasera dottore,
sono il padre di un ragazzo di 37 anni che soffre di un problema di impotenza (a suo dire) a seguito di assunzione di sostanze stupefacenti prima e poi di psicofarmaci dal 1998.
La storia di Francesco è assai complessa, a 18 anni venne fermato perchè in possesso di sostanze stupefacenti senza conseguenze e senza obbligo di farsi seguire dal SERT. In seguito venne fermato ancora (1998)perche’ positivo al narcotest. Dopo a ver abusato di tutti i tipi di sostanze, ci siamo rivolti al SERT di CESENA (FC) e lo psichiatra iniziò subito, senza darci spiegazioni, con la somministrazione di psicofarmaci:
– 1998-1999-2000 zyprexa, carbolithium,clopixol depot, – 2001-2002-2003 seroquel,risperdal,belivon,prozac
– 2004 depakin,leponex,depamide,carbolithium,serenase
– 2005 haldol decanoas aloperidolo
– 2006 risperdal depot e chi più ne ha più ne metta!!!
Francesco ha fatto 5 ricoveri in Psichiatria, un periodo di 3 anni in Comunità di recupero e attualmente, dopo una ricaduta a livello psichico, è ospite di una nuova comunità di recupuro dove sta scalandio il metadone e spera di scalare i psicofarmac Comunità specializzata in doppia diagnosi, la sua diagnosi: disturbo schizo-affettivo cronico e i medici che lo seguono lo definiscono irrecuperabile mentre per noi, che lo conosciamo bene, ci sono ancora ampi spazi di recupero.Lei che ne pensa, è posssibile incontrarci e parlarne per dare un’altra possibilità a Francesco? Non buttiamo Francesco fra i rifiuti
RISPOSTA
Gentilissimo è possibile certamente fissare una visita. Ricevo presso l’azienda ospedaliera universitaria pisana. Può contattare gli ambulatori della libera professione telefonando al numero 050 99 52 72. In attesa, cordialità vivissime