disinteresse per tutto

    Pubblicato il: 26 Marzo 2012 Aggiornato il: 26 Marzo 2012

    DOMANDA

    Buongiorno,
    ho 19 anni e da un anno fa ho cominciato a perdere interesse per le materie scolastiche e ho finito per perdere l’anno perché non andavo più a scuola e stavo a casa tutto il giorno a dormire. L’improvviso disinteresse provato verso le materie scolastiche si è poi riversato su tutto il resto e ho perso la voglia di vivere. Ho pensato molte volte al suicidio e più volte sono stata sul punto di farlo. Poi, ho deciso di cambiare piano di studi e dal liceo classico sono passata a fare due anni in uno al liceo scientifico. All’inizio ero contenta, andavo bene, ma, nonostante ciò, stavo male e dopo un mese, ho smesso di frequentare e ho rincominciato a dormire tutto il giorno e sono tornati pensieri di suicidio. Ma, inspiegabilmente, da un giorno all’altro, mi sono sentita meglio. Ora sto ancora male ma meglio rispetto a prima. Ho repentini cambi di umore: o sono depressa o euforica. Ma, nonostante ciò, non voglio fare nulla e dormo in continuazione e soprattutto non voglio che nessuno mi veda. E’ da molto che sto male e sinceramente non voglio stare meglio. Voglio solo essere lasciata in pace ma so che non è una cosa buona e quindi le ho scritto per chiederle consiglio. Grazie

    RISPOSTA

    Tutti noi cerchiamo un equilibrio tra spinte in avanti che ci costano fatica e sofferenza e tendenze all’immobilismo, all’accettazione di una situazione non felice ma conosciuta e solo per questo apparentemente meno temuta rispetto al cambiamento. Il fatto che lei comunichi ad altri il suo disagio è comunque un passo avanti per superare l’ambivalenza, e per alimentare la speranza. Bisogna capire che cosa della sua situazione attuale la fa soffrire, che cosa la spaventa; questo potrebbe magari farle scoprire che gli ostacoli sono spesso conseguenza di una visione pessimistica, e/o della tendenza ad amplificare i problemi invece di provare a semplificarli. Da soli a volte non si è in grado di vedere fuori dalla nebbbia in cui si è immersi, forse a pochi metri c’è la luce e qualcuno potrebbe segnalarcelo. Non sempre l’umore depresso o gli sbalzi dell’umore o anche i pensieri di suicidio sono una malattia, ma cerchi di parlarne con qualcuno che le sta vicino con cui può confidarsi, magari con il suo medico curante o meglio ancora con uno psichiatra, vincendo la normale ritrosia nel cercare aiuto.

    Renzo Rizzardo

    Renzo Rizzardo

    ESPERTO IN DISTURBI DELL’UMORE E D’ANSIA. Già professore a contratto di psichiatria all’Università di Padova. Nato a Basiliano (Udine) nel 1946, si è laureato e specializzato in psichiatria a Padova. È stato responsabile del centro di salute mentale dell’Università di Padova e coordinatore regionale per il Triveneto della Sirp (Società italiana di riabilitazione psicosociale). Si […]
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