dispermia,oligozoospermia,varicocele,condilomatosi

    DOMANDA

    Spett.le Dott.Foresta,

    Come potrà intuire dall’oggetto, il caso del mio compagno è assai complesso. E’ da oltre un anno che cerchiamo figli ma chiaramente invano… Ha 33 anni ed ha effettuato due spermiogrammi, una spermiocultura, un esame ecografico e due asportazioni di condilomi scrotali e perianali, il riscontro in ordine di data è quanto segue (menziono solo i problemi):
    Ott.2011:
    Conc. Sper.ml 8 milioni
    N. tot. sperm. per eiac. 20 milioni
    Forme anomale 83% : 65% nella testa, 1% nel tratto intermedio e 17% nella coda
    Spermiocultura: germi e neisseria spp. negatico, globuli bianchi positivo

    Dic. 2011: Rimozione condilomi

    Gen. 2012:
    Conc. Sper.ml 20 milioni
    N. tot. sperm. per eiac. 26 milioni
    Forme anomale 86% : 85% nella testa e 1% nel tratto intermedio

    Febb.2012 :
    Ecocolordoppler testicoli:
    Varicocele bilaterale con vasi venosi del plesso pampiniforme ectasici e tortuosi, calibro massimo circa 2,4 mm a sx e circa 2,7 mm a dx.

    Maggio 2012:
    2° rimozione nuovi condilomi in stessa locazione dei primi: inutile, dopo un mese dall’asportazione si sono presentati nuovamente e ancora oggi sono attivi con forte prurito notturno.

    Capisco che per email non potrà aiutarci molto, ma fino ad oggi nessuno ha collegato i condilomi all’infertilità del mio compagno, e vedendone l’insistenza nel ripresentarsi, vorremmo aiuto per risolvere il problema, quindi le chiedo come muovermi, siamo disponibili anche ad un incontro.
    La ringrazio anticipatamente

    RISPOSTA

    Cara sig.ra, come può immaginare non è possibile via mail effettuare diagnosi e trovare la soluzione ad un problema complesso che merita sicuramente un approfondimento.
    Innanzitutto andrebbe indagata la causa della oligozoospermia (se di tipo primitivo o testicolare o di tipo sub-ostruttivo), andrebbero fatte indagini ormonali, una ecografia testicolare, eventualmente una spermiocoltura completa compreso la ricerca del papillomavirus anche nel liquido seminale. Esami che indirizzerebbero verso una diagnosi più accurata allo scopo di eseguire trattamenti specifici.
    Ovviamente il quadro del suo compagno è molto complesso pertanto consiglio una visita specialistica andrologica per tutti gli accertamenti necessari.
    Cari saluti

    Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    ANDROLOGO. Direttore del Centro regionale di crioconservazione dei gameti maschili, Università degli Studi di Padova. Nato a Lecce nel 1951, si è laureato in medicina e chirurgia all’Università di Padova, dove si è poi specializzato in endocrinologia. A Pisa ha invece conseguito la specializzazione in andrologia. È professore ordinario di patologia clinica all’Università di Padova […]
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