Distacco piccolo trocantere

    Pubblicato il: 26 Aprile 2013 Aggiornato il: 26 Aprile 2013

    DOMANDA

    Buongiorno, sono la madre di un ragazzo di 14 anni che facendo una corsa a scuola si è procurato una disinserzione traumatica con bratta ossea del muscolo ileo-psoas dalla sua inserzione sul piccolo trocantere. inoltre si documenta (come da RM) un netto infiltrato siero edematoso emorragico sotto forma di raccolta liquida contigua al piccolo trocantere e al tratto distale tendineo lesionato, quest’ultimo è retratto di circa 2-3cm.Il tendine osservato lungo il suo decorso endopelvico appare ispessito fin sopra a un pianopassante per il tetto acetabolare.Avrei bisogno di un consiglio in quanto fino ad oggi ci hanno consigliato di non fare intervento(in quanto sarebbe un grosso intervento) ma di fare fisioterapia, ma il mio dubbio è che cosi il ragazzo non riaquisterà tutte le sue capacità in quanto mi sono documentata e ho visto che questo muscolo (che nel ragazzo non funziona più) è il principale protagonista per determinare la posizione del bacino e di conseguenza dell’intera POSTURA.Inoltre possiede l’ileo-psoas anche importanti rapporti con altri organi e strutture vitali, addirittura la sua importanza e messa al pari del muscolo diaframma per una buona salute dell’intero organismo.Dato che questo tipo di danno è definito raro, avrei bisogno di sapere cosa pensa lei a riguardo. Il mio dubbio è che lasciando cosi nel futuro il ragazzo potrà avere una serie di problemi, dato che nessuno ad oggi ha saputo dirmi che ciò non succederà. La ringrazio e attendo sua risposta.Tiziana

    RISPOSTA

    Purtroppo non mi dice quando e’ avvenuto il trauma.Concordo con chi ha dato in primis una cura non cruenta, a maggior ragione se sono passati piu’ di 15/20 gg.
    Nei giovani ,ma gia’ si verifica anche nell’anziano, i processi riparativi tendono comunque a ridare una discreta funzionalita’ del muscolo interessato.
    Importante e’ tenere, in fase acuta, l’anca in flessione per ovviare ad ulteriore diastasi della bratta ossea, questo almeno per 28/30gg, rifacendosi anche all’uso di tutore ortopedico pelvi-podalico.

    Arturo Guarino

    Arturo Guarino

    Direttore della struttura complessa di traumatologia dello sport all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’Università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell’Inter.
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