DOMANDA
Recentemente ho letto un articolo su Ok,in cui l’attore Raoul Bova dichiarava di soffrire sin da fanciullo di momenti di buio e di tristezza profonda.Nello stesso articolo si parlava di malinconia cronica,ovvero distimia una forma lieve di depressione. Ma quando questa distimia non viene curata per anni con il rischio che essa sfoci in una vera e propria depressione,come bisogna intervenire? Come va aiutata la persona che ne soffre? Quali sono i centri in Italia che si occupano e curano questi disturbi?
RISPOSTA
La distimia può colpire soggetti con particolare sensibilità artistica e culturale. A loro volta le persone che li leggono e seguono possono identificarsi con essi. Ma se è vero che ciascuno ha i suoi momenti di “blues” che possono protrarsi e instaurare forme di depressione più o meno gravi, ispirarsi a persone di talento può anche servire a individuare sfumature del proprio animo che altrimenti passerebbero inosservate e a prendersene cura.
Quando a causa delle persecuzioni del nazismo i migliori analisti tedeschi e austriaci sono emigrati negli USA in particolare a Hollywood, molti attori e registi si sono curati con successo e hanno contribuito a promuovere la diffusione della psicoanalisi nel mondo.
La letteratura scientifica ci dice che, se la persona che soffre è disponibile, si possono ottenere benefici conducendo cure personalizzate che possono richiedere l’uso di farmaci o limitarsi alla sola psicoterapia.
Oggi sono disponibili cure ed esperienze terapeutiche di grande interesse ed efficacia: il Centro Metandro a Milano e Pistoia, il centro Anemos a Reggio Emilia conducono esperienze cliniche e formative di tipo integrato e multidisciplinare che compendiano le Neuroscienze e le Scienze Umane.
In Italia molti Centri Ospedalieri e Universitari sono in grado di accogliere fasi diagnostiche e terapeutiche di sicuro valore.