Distonie neuro-vegetative e di rado svenimenti.

    Pubblicato il: 28 Maggio 2013 Aggiornato il: 28 Maggio 2013

    DOMANDA

    Egr. dott. da quando sono ragazzo soffro di disturbi di tipo neuro-vegetativo:tremori e brividi sulla parte centrale della schiena, malessere/sofferenza sulla schiena,episodi sporadici di svenimenti, dermatiti, ansia; in seguito i miei disturbi sono peggiorati: Insonnia [risvegli durante la notte e difficoltà a riaddormentarmi; al risveglio avverto soprattutto formicolii e pizzichi sulla testa (cuoio capelluto), forte prurito sulla zona anale o brividi lungo la schiena; Distonia delle derivazioni nervose: sento sofferenza/malessere sulla schiena e sulle braccia accompagnata da debolezza/stanchezza; Nausea localizzata vicino la bocca dello stomaco o brutte sensazioni; Forti pruriti sotto pelle; Pressione sulle articolazioni della mandibola vicino le orecchie; Dolore improvviso e forte sulla parte finale della colonna vertebrale; Pulsazioni che si avvertono nell’orecchio. Formicolii e sensazione di addormentamento della parte finale del braccio; Più raramente quando sono alzato o seduto in macchina avverto tremore sulla gamba destra.
    Le cure seguite dal 2007 sono state: (Zoloft),(Xanax+Cymbalta), (Cymbalta+ Xanax+eutimil +solian),(Fevarin+Risperdal+Xanax),(Fevarin+Zyprexa+Xanax),(Fevarin+Zyprexa),(Cipralex+Zyprexa). Ultimamente assumo Cipralex 20 mg (1 cpr/di) e faccio psicoterapia.. Vorrei sapere le possibili cause di tali disturbi e se c’è una cura alternativa a quella fino ad ora seguita con scarsi risultati. Grazie.

    RISPOSTA

    Gentile Signore
    mi scuso per il ritardo nella risposta.
    I sintomi che riferisce sono inquadrabili nell’ambito dei disturbi somatoformi ed in particolare nei disturbi da somatizzazione. Si tratta di manifestazioni di differente origine e natura in ogni caso non derivanti da malattie organiche.Credo che Lei avrà senz’altro eseguito una serie di indagini al fine di escludere la partecipazione di malattie organiche. Ho visto le associazioni farmacologiche che ha assunto come trattamento ed il fatto che non abbia avuto risultati soddisfacenti non mi meraviglia. Si tratta infatti di disturbi dal trattamento complesso ed a volte insoddisfacente; è necessario pertanto, da parte sua e del suo psichiatra, armarsi di pazienza e cercare l’associazione farmacologica che meglio si attaglia al suo disturbo. Tra i farmaci elencati mancano, comunque, alcuni che vengono solitamente utilizzati in queste forme e che varrebbe la pena di provare per ricevere un sollievo maggiore dalla terapia. Cordiali saluti: Armando Piccinni