Distorsione del ginocchio

    DOMANDA

    Salve dottore, alla fine di luglio (il 28), correndo su un percorso molto accidentato, saltando da una roccia all’altra, ho distorto leggermente il ginocchio dx. Da circa 3 anni corro mediamente 20km la settimana su asfalto e terreni mediamente regolari.

    Il giorno dopo la distorsione non riuscivo a camminare e il ginocchio si presentava gonfio ma non troppo. Antinfiammatori per 10gg. (Diclofenac), riposo, ghiaccio e una ginocchiera con ferretti laterali fino alla settimana scorsa.

    Ora (04.09.2013) mi sono sottoposto ad una RM perché ho ancora fastidio e leggero dolore in alcuni movimenti. Questo è l’esito: Non evidenti lesioni traumatiche dei menischi, dei legamenti crociati o dei legamenti collaterali.
    E’ presente un piccolo versamento intra-articolare che si raccoglie prevalentemente nella gola intercondilica.
    Nella norma il legamento rotuleo ed il tendine del muscolo retto-quadricipitale.
    Rima articolare femoro-rotulea di ampiezza regolare.

    Vorrei riprendere a correre al più presto per non perdere altro tenore muscolare. Che ne pensa?
    Grazie infinite
    Maurizio

    RISPOSTA

    Le distorsioni di ginocchio che non implicano rotture meniscali o ligamentose vengono sempre sottovalutate sotto il profilo terapeutico,conseguenza e’ lo stupore se passati un mese o poco più non si è tornati come prima.
    Non sempre si rispetta un riposo articolare almeno per 2/3 settimane e talvolta anche l’ interessamento di I/II grado di un collaterale può richiedere una immobilizzazione almeno di 14/21 gg.
    Per tornare al suo quesito, le raccomando una ripresa funzionale graduale,attraverso ginnastica in acqua per recupero articolarita’ e del tono muscolare. Brevi tratti di corretta lenta su terreni elastici e via via una intensificazione dei carichi di lavoro.

    Arturo Guarino

    Arturo Guarino

    Direttore della struttura complessa di traumatologia dello sport all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’Università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell’Inter.
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