DOMANDA
Egr. Dott. Pace,
da circa 4 anni ho un disturbo che mi rende la vita impossibile. Ho fatto varie indagini (eco addome completo, analisi sangue, etc) ma non c’è nulla di apparentemente rilevante nel senso che non ho patologie gravi.L’unica cosa che risulta è ipersecrezione gastrica e ansia(a quest’ultima il mio medico di base attribuisce il dolore onnipresente nella parte destra dell’addome).La mia quindi sembra essere sindrome da colon irritabile ma questo non m’incoraggia perché, le ripeto, il disturbo mi perseguita.Ultimamente poi ho fatto la gastroscopia ed il referto,in sintesi,dice che la mucosa del tratto precardiale si pr4esenta iperemica ed è solcata da erosioni longitudinali,non confluenti,a fondo deterso.cardias in sede,poco continente.La conclusione è che ho incontinenzacardiale con esofagite di grado A SEC.LA.Sto assumendo Omeprazen la mattina a digiuno e gaviscon advance la sera prima di andare a letto.Contemporaneamente ho assunto per alcuni mesi obispax due volte al giorno,prescrittomi dal medico di base per tenere a bada l’ansia e il disturbo all’addome,ma poi l’ho interrotto perché non voglio dipendere da un ansiolitico.Ora però sto malissimo.Le mie domande sono:devo riprendere Obispax e poi è necessario rifare la gastroscopia?Inoltre,devo assumere Omeprazen e Gaviscon a vita o posso interrompere e assumerli a cicli?Spero di aver riassunto bene la mia situazione.La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità.Confido in una sua risposta.Cordiali saluti.
RISPOSTA
Mentre il trattamento del colon irritabile può empiricamente essere effettuato a cicli, la terapia dell’esofagite è cronica e non può/deve interromperla di sua iniziativa, ma solo dietro istruzioni precise del suo gastroenterologo