Disturbi dell’umore e stati di ansia

    Pubblicato il: 16 Maggio 2018 Aggiornato il: 16 Maggio 2018

    DOMANDA

    ho 24 anni appena compiuti e sono quasi laureato in giurisprudenza (media quasi trenta) – mi mancano 2 esami+ la tesi). Da qualche mese però, dopo un periodo di studio piuttosto intenso durante il quale ho sostenuto molti esami con esiti brillantissimi, mi sono arenato vittima di stati di ansia e paure varie oltre che di una stanchezza generale e di un cattivo umore generale. A fine settembre 2017 ho avuto uno strano sintomo visivo: per pochi minuti non ho visto bene con un occhio. Vedevo la pagina del libro a pezzi. Ho fatto una visita neurologica, oculistica ed ortottica. Ho fatto un encefalogramma ed anche un esame che si chiama evocati visivi. Tutto negativo. Da allora però ho cominciato con paure ed ansie strane.
    Una paura che mi assale, ad esempio, è quella di contrarre malattie gravi magari salendo sull’autobus e toccando maniglie o sedendomi. Oppure l’ansia mi assale mentre guido l’auto per paura di investire qualcuno o di causare un incidente (preciso che guido molto bene l’auto e non ho mai causato incidenti) . insomma: mi assalgono improvvisamente delle paure che prima non avevo mai avuto. Ora trovo difficoltà a concentrarmi sui libri e non provo più il piacere di studiare con serenità come prima. Preciso che pur non studiando per l’università, mi reco settimanalmente presso un importante studio legale dove faccio pareri e faccio approfondimenti su casi concreti. E questo mi riesce bene.
    E’ importante riferire che da qualche mese (luglio 2017) mia madre si è gravemente ammalata con una forma di mieloma molto complicata e dal mese di novembre scorso ha passato molti mesi in ospedale con pesanti cicli di chemioterapia. mi sembra abbastanza evidente che le cose sono collegate.
    Di questi miei problemi sopravvenuti ho sempre parlato con i miei genitori e soprattutto con mio padre, il quale non mi ha messo alcuna fretta per gli studi interrotti (anche se ho dovuto iscrivermi fuori corso e pagare pesanti tasse universitarie, trattandosi di una università privata, e questo un poco mi pesa).
    Mio padre, che è molto impegnato nella malattia di mia madre, mi ha proposto di andare da una psicologa per discutere con lei dei miei problemi ed io ho accettato di buon grado. Con la psicologa sto migliorando anche se le giornate non sono tutte uguali. Ci sono alti e bassi.
    Aggiungo che anche le mie analisi cliniche generali sono buone e non evidenziano problemi particolari. Solo nel 2016 ho avuto la mononucleosi. In ottobre 2017 ho preso diversi antibiotici per via di uno streptococco in gola e a novembre 2017 mi sono rotto un piccolo osso del piede giocando a calcetto con gli amici (e questo mi ha costretto a casa per quasi 1 mese. durante questo periodo il mio umore è peggiorato tanto).
    Da un paio di settimane sto assumendo un integratore che si chiama SAMEFAST UP Complex che mi sembra mi stia dando qualche giovamento. Contiene SAME (200 mg), Vitamina b12 e acido folico.
    Vorrei da lei qualche consiglio ed in particolare vorrei sapere se questo integratore è veramente utile (o quanto meno non è dannoso) e se lo posso assumere per lunghi periodi senza problemi.
    Inoltre vorrei sapere se è opportuno fare qualche esame particolare (del sangue o altro) che possa essere utile ad evidenziare qualche eventuale problema. grazie.

    RISPOSTA

    Lei ha identificato nella malattia della mamma un nesso con i suoi disturbi; probabilmente anche la conclusione degli studi può essere un elemento da considerare; succede con una certa frequenza che possano sorgere ansie anche inconsapevoli per l’attesa di cambiamenti nella propria vita: scelta di una attività lavorativa, allontanamento dalla famiglia ecc. In questo senso la malattia della mamma e l’impegno del papà nell’assistenza può aver determinato sentimenti di insicurezza e timori di abbandono. In ogni caso l’approccio psicologico è indispensabile. L’integratore che assume può avere qualche utilità, meglio se lo assume a cicli con intervalli liberi. Ritengo che esami clinici debbano essere motivati da eventuali sintomi o segni di un certo rilevo per evitare di alimentare paure ipocondriache.

    Renzo Rizzardo

    Renzo Rizzardo

    ESPERTO IN DISTURBI DELL’UMORE E D’ANSIA. Già professore a contratto di psichiatria all’Università di Padova. Nato a Basiliano (Udine) nel 1946, si è laureato e specializzato in psichiatria a Padova. È stato responsabile del centro di salute mentale dell’Università di Padova e coordinatore regionale per il Triveneto della Sirp (Società italiana di riabilitazione psicosociale). Si […]
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