Disturbi gastroenterici

    DOMANDA

    Egregio Professore,
    premetto che sono una persona ” ansiosissima ” che somatizza l’ansia con problemi gastrointestinali(vomito e diarrea ).
    Qualsiasi notizia che può modificare la mia routine quotidiana, il mio modo di vivere ” tranquillo ” ( per es. se devo fare una gita, se devo affrontare un viaggio, se devo andare a uno sposalizio ecc. ) mi crea uno stato di ansia che mi provoca vomito (appena mi alzo la mattina…naturalmente c’è solo l’urto) e scariche diarroiche che si ripetono poi a stomaco pieno – in modo incoercibile – dopo mangiato.
    Provo un grande disagio sociale che mi crea anche uno stato depressivo, nel senso che non mi sento in grado di superare tali situazioni.
    Se vengo invitato per una cena con gli amici, devo rinunciare per i motivi suesposti; lo stomaco mi si ” chiude ” e non riesco a mangiare e gustare niente, mi sento già sazio come se avessi già mangiato chissà che cosa!!!.. flatulenze in continuazione !!.
    Ho 66 anni, sono sposato con figli e già da giovane mi fu diagnosticata una “nevrosi d’ansia” ( accertamenti in ospedale con gastroscopia ). Capisco che tutti questi disturbi non sono facili da curare….partono dalla ” centralina ” (cervello)che non funziona in modo giusto !!! e non intendo prendere nel modo più assoluto tranquillanti e antidepressivi (benzodiazepine)
    Chiedo: c’è almeno qualche farmaco che possa alleviare i miei disturbi? Ci può essere qualche problema all’intestino ? quali sono gli alimenti da evitare ?
    In attesa,ringrazio

    RISPOSTA

    Come lei lucidamente premette non è facikle risponderle e se non in modo globale.
    a) le stesse caratteristiche e l’ “anzianità” dei suoi sintomi la debbono tranquilizzare circa la loro origine organica, quindi legata a patologie ben definite (tumori, ulcere, diverticoli e così via).
    b) data la fascia di età (oltre i 50 anni) una colonscopia è utile come esame di esclusione ma è indicata generalmente, anche in persone sane, come prevenzione.
    c) può essere utile escludere condizioni che possono sovrapporsi al suo essere ansioso e quindi aggravare i sintomi (test per la celiachia; breath test al lattosio per il deficit di lattasi; breath test al glucosio per sovracrescita batterica dell’intestino tenue).
    d) se lei è un ansioso consapevole sono d’accordo nell’evitare psicofarmaci, ma nel suo caso, più che il neuropsichiatra, potrebbe essere utile un colloquio con uno psicologo che le potrebbe dare consigli per vivere meglio i suoi problemi.
    e) farmaci? solo sintomatici che spetterà al suo medico indicare di volta in volta a seconda della necessità.

    Gabriele Riegler

    Gabriele Riegler

    Professore associato di gastroenterologia all’ Università della Campania Luigi Vanvitelli. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 per poi specializzarsi in semeiotica e diagnostica di laboratorio e in gastroenterologia. Autore di oltre 160 lavori scientifici, si è occupato di ricerca in tema di cancro del colon, di malattie infiammatorie intestinali e di […]
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