Disturbi riconducibili alla depressione?

    Pubblicato il: 24 Marzo 2011 Aggiornato il: 24 Marzo 2011

    DOMANDA

    Gent.ma dottoressa, ho 70 anni e dal 1958 (avevo 18anni) ho dovuto assistere ed occuparmi di famigliari con gravi problemi di salute, in ultimo malati terminali. Da 5 anni mio marito è affetto da Alzheimer, sono sola anche se lui è seguito da un centro diurno molto preparato. Mi resta una sola unica parente di 94 anni ricoverata presso l’Istituto Don Orione. Vado a trovarla due pomeriggi a settimana, cerco di mantenere i rapporti con lei. La vita è pesante perchè mi impedisce di avere amicizie dati i miei impegni, oltre la casa. Vivo tutto questo passando da una depressione all’altra che mi rendono abulica. Ho perso la voglia di occuparmi di tutto quello che ritengo inutile. Il mio colon è la parte che ne risente maggiormente, oltre ad una forma di rancore sordo e rabbia che mi sforzo di reprimere. Non so del resto come “occupare” in modo migliore, rilassante, i rari momenti di libertà.

    Può aiutarmi con qualche consiglio? Grazie della sua attenzione.

    Fiorella

    RISPOSTA

    Gentile signora Fiorella

    per occuparsi degli altri bisogna prima di tutto occuparsi di se stessi.Quindi AMA TE STESSA trova occupazioni piacevoli e gratificanti,magari vada a trovare la parente solo una volta alla settimana e occupi la mezza giornata in attività che le diano gioia,qualunque cosa sia.Il resto viene da sè.

    Luisa Merati

    Luisa Merati

    ESPERTA IN PROBLEMI PSICOSOMATICI. Componente del comitato tecnico scientifico della Regione Lombardia per la medicina complementare. Fondatrice e coordinatrice della sezione Naviglio Grande-Milano della Società italiana di medicina psicosomatica. È nata nel 1949 a Milano, dove si è laureata in medicina alla Statale e si è poi specializzata in psicologia clinica, immunologia, nefrologia. Psicoterapeuta di […]
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