DOMANDA
Egregio Dott. Rizzardo,
Le scrivo per un problema che mi affligge da anni.
Ho 44 anni, soffro di disturbo bipolare II e di disturbo della personalità borderline.
Premetto che sono seguito da uno specialista.
Tre anni fa, ho troncato una relazione con la mia ex donna. Da allora, i problemi che già avevo si sono accentuati tantissimo. Penso continuamente a lei, nonostante siano trascorsi tre anni. Sono stato ricoverato in Psichiatria al San Raffaele di Milano e assumo antidepressivi e stabilizzatori dell’umore, ma tutto resta invariato. Ho assunto antipsicotici, ma con risultati controproducenti. Spesso ho anche dei cattivi pensieri e per me è diventata una questione invivibile. Questa ragazza è come un incubo: sempre nei miei pensieri. E’ diventata una vera e propria pscicosi. Non saprei definirla diversamente. Ho creato un mostro nella mia mente, e non so come scacciarlo.
E’ ovvio che non Le chiedo di curarmi online, ma La prego di aiutarmi in qualche modo,La prego. Sto malissimo.
RISPOSTA
Spero di esserle di aiuto intanto consigliandole di pensare che i problemi prima o poi li risolviamo se li affrontiamo. Per affrontarli, nel suo caso, è indispensabile il sostegno di uno psichiatra sia per il trattamento farmacologico che per l’indispensabile sostegno psicologico. Lei è già seguito: ne parli con il suo psichiatra rivelando le sue eventuali insoddisfazioni e i suoi cattivi pensieri; se non si sente abbastanza compreso potrebbe dipendere dalla difficoltà di pazientare per ottenere i risultati sperati. Se non riesce ad avere sufficiente fiducia sia sincero con lui e chieda consiglio prima di rivolgersi eventualmente ad un altro specialista.
Cordialmente
Dott. Renzo Rizzardo
