DOMANDA
Buongiorno,chiedo un consulto per una diagnosi.
Antefatto:Mia zia, oltre un anno fa, a seguito di una serie di cause, tenta il suicidio. Mia madre è una delle prime a prestare soccorso. Fortuna vuole che nonostante vari traumi riportati a seguito del terribile gesto, nell’arco di pochi mesi mia zia si riprende completamente (almeno dal punto di vista fisico).
E proprio qui iniziano i problemi per mia madre. Circa sei mesi dopo l’incidente le si presentano nella mente delle voci, che riportano (pare) all’azione compiuta da mia zia di buttarsi nel vuoto. Parole senza senso che pero hanno un unico denominatore che fa riferimento alla parola cadere.
A metà estate prende appuntamento in un centro psichiatrico per una visita visto l’aumentare di problemi.
Con il passare dei mesi, le parole diventano sempre più insistenti; le vengono prescritte dei medicinali, i quali non hanno effetto e le viene detto che molto probabilmente è un disturbo post-traumatico.
A fine novembre la situazione peggiora. Infatti oltre alle parole che “scorrono velocissime”, iniziano a comparire anche disturbi fisici. Questi disturbi sono principalmente un blocco alla pancia “come se tutto si contorce” che poi prende anche la gola.
Vengono effettuati una serie di esami (sangue, elettroencefalogramma e risonanza encefalo) tutti negativi.La psichiatra parla di caso complesso e in ultimo afferma che potrebbe trattarsi di disturbo ossessivo compulsivo.
Lei potrebbe farsi un’idea?
Grazie. B. giornata
RISPOSTA
Le norme italiane impediscono al medico di esprimere una diagnosi senza
avere prima visitato il paziente, e sulla base di quello che ha scritto la mia risposta non potrebbe che essere generica, invitandola ad andare ancora dal medico psichiatra e seguire i suoi consigli terapeutici. Tenga presente che soprattutto in presenza di disturbo ossessivo compulsivo occorre attendere tempi piuttosto lunghi per vedere l’efficacia dei trattamenti, dell’ordine anche di diverse settimane con dosaggi elevati. Questo spesso porta ad interruzioni precoci del trattamento, magari proprio quando manca poco per vederne l’efficacia. Inoltre frequentemente gli effetti collaterali delle cure si che si manifestano inizialmente tendono poi ad attenuarsi in modo significativo nel tempo.