DOMANDA
salve dottore, una mia parente da circa un anno si e’ isolata da tutti non ha nessuna amica a parte la madre ed ultimamente e’ particolarmente arrabbiata con quest’ultima perché dice di averle rovinato la vita ed e’ arrivata anche al punto di minacciarla di morte. Purtroppo i genitori sono gente un po’ all’antica nel senso che si vergognano a parlarne con qualcuno e soprattutto la ragazza interessata non ha alcuna intenzione di parlare con nessuno…probabilmente tutto questo e’ partito dal fallimento di una sua relazione sentimentale.
Premetto che questa persona ha 40 anni e da una quindicina di anni a questa parte non lavora piu’, ha ridotto la vita sociale fino a rimanere da sola a parte un ragazzo con cui si vedeva , la sua unica amica e’ sempre stata la madre, un tipo molto apprensivo e molto legata alla figlia. L’ideale sarebbe portarla da uno psichiatra forse, pero’ lei non vuole sentire ragioni , si chiude nella sua camera ha gettato tutte le sue cose e continua ad arrabbiarsi con la madre. Dottore se potrebbe dare un consiglio alla sua famiglia su come comportarsi anche per convincerla a farsi aiutare. grazie
RISPOSTA
In casi come questo è necessario agire per tappe; innanzitutto valutare se ci sono persone di cui la persona si fida e che potrebbero tentare di farle accettare un aiuto; informare il medico curante che potrebbe avere qualche possibilità di mettersi in contatto con lei o che potrebbe motivare la madre a rivolgersi al servizo psichiatrico per illustrare la situazione e farsi consigliare su come procedere. Se questi passaggi non portano a risultati e la situazione sembra critica (in effetti dalle notizie riportate parrebbe di sì) il medico curante potrebbe egli stesso farsi carico di segnalare la situazione al servizio psichiatrico con il quale concordare i possibili interventi, che potrebbero includere una visita domiciliare per valutare direttamente la situazione e la necessità di ulteriori interventi.