Disturbo visivo

    DOMANDA

    Buongiorno Dottoressa,

    sono una donna di 45 anni, Le vorrei chiedere gentilmente un parere riguardo al disturbo visivo che mi è comparso circa 6 mesi fa. A seguito di un movimento di flessione non vedevo più bene dall’occhio destro: avevo l’impressione che fosse rimasto bloccato, avendo una sensazione di rigidità, la vista era offuscata e vedevo come attraverso un vetro smerigliato; il problema si è risolto nell’arco di 5 minuti. Episodi simili, di breve durata e quasi tutti a seguito di cambiamenti posturali, si sono ripetuti a distanza di alcuni mesi per poi intensificarsi verso fine agosto . Le ultime volte ho notato che con un occhio solo (indifferentemente dx o sx) vedo bene, mentre fissando un oggetto con entrambi gli occhi, le immagini si sdoppiano. Sempre verso fine agosto ho avuto un episodio di vertigine parossistica posizionale. Ho effettuato una visita oculistica da cui non sono emersi problemi e i seguenti accertamenti:

    RM encefalo e regione dell’angolo ponto-cerebellare con mdc, ecodoppler TSA, esami CK e anticorpi anti-ricettore colinergico, una visita neurologica e una visita otorinolaringoiatrica, tutti risultati sono nella norma.

    Ultimamente, gli episodi sono di nuovo meno frequenti, però durante la giornata, ho spesso una sensazione di tensione nella zona oculare, pur vedendo bene, ho come l’impressione di avere gli occhi strabici e di sforzare la vista. A volte questa sensazione è accompagnata da un indolenzimento delle guance.

    Non ho ancora effettuato l’esame del campo visivo, vorrei sapere se, secondo Lei, si tratta di un problema oculistico e quali approfondimenti dovrei fare.

    RingraziandoLa anticipatamente, porgo cordiali saluti.

    Elena

    RISPOSTA

    Una valutazione completa deve includere un esame del campo visivo computerizzato.

    Sono da escludere forme organiche in ambito vascolare. La negatività degli esami a fronte di sintomi unicamente soggettivi potrebbe comunque suggerire un quadro di natura non organica.

    Suggerisco di eseguire una valutazione neuroftalmologica completa per correlare in modo topografico i sintomi con eventuali alterazioni della funzione o dell’aspetto delle strutture correlate con il sistema visivo afferente ed efferente.