DOMANDA
gentile Dottore Le scrivo perchè ho 29 anni e all’età di 20 anni ho iniziato a soffrire di disturbi ossessivi compulsivi x la paura di hiv e hcv e che tutti i miei comportamenti potessero attaccarmelo,tanto che mi rinchiudevo tutto il giorno dentro casa a lavare mani, denti ecc.Ho girato vari psicologi,psicoterapeuti e tutti mi dicevano che il mio malessere potesse dipendere dal mio ragazzo che in realtà lui era molto depresso.Mi ha lasciato lui circa 3 anni fa e da lì le cose effettivamente sono andati a migliorare.Attualmente sono in cura da uno psichiatra che mi ha prescritto 1 compressa di Sereupin 1 volta al dì.Posso dire che ho fatto passi da gigante,grazie soprattutto alla mia forza di volontà ma ciò che voglio chiedergli è che tutt’ora mi è rimasta un pò di paura ma in generale per me e i miei familiari, paura soprattutto per loro, paura che un giorno possano ammalarsi o pssano morire e questo pensiero mi fa stare male.Ciò che mi fa andare avanti e pensare ogni tanto positivo è che ho passato 7 anni d’inferno e ora invece conduco una vita normale:ho un ragazzo,non ho piu assolutamente l’impellente desiderio di lavarmi continuamente ma questi pensieri quando vengono in mente,mi fanno stare male.E’ normale avere questa paura per i miei genitori,avere paura di deluderli e metterli al primo posto in tutto?Il prossimo anno mi sposo ed ho paura di sentire troppo il distacco, dato questi problemi che ho.Sà darmi qualche consiglio su come devo comportarmi?Grazie infinite
RISPOSTA
Gentile Signora,
il Disturbo Ossessivo Compulsivo risponde alla farmacoterapia con SSRI o Inibitori Selettivi del Reuptake della Serotonina e il Sereupin fa parte di questa categoria. Ma come ha potuto osservare anche lei la terapia farmacologica in sé non è sufficiente a debellare del tutto la sintomatologia.
Quello che molti studi hanno dimostrato è che la milgiore prognosi e soprattutto il maggiore grado di benessere per il paziente lo si ottiene associando alla psicofarmacoterapia una psicoterapia.
Personalmente le consiglierei di affidarsi ad uno specialista psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico/psicoanalitico che possa aiutarla a disvelare i nuclei profondi (abbandonici probabilmente) da cui origina tutto il suo malessere (nel passato con il fidanzato e quello residuale espresso nei confronti dei genitori). Le dico questo in quanto una terapia psicologica basata su un approccio cognitivo comportamentale rischierebbe a mio avviso di portarla ad un incremento “paradossale” della tendenza ossessiva: molti pazienti trattati con essa investono ossessivamente le prescrizioni e i dettami che questa terapia prevede non producendo, in sostanza, progressi tangibili.
Rimango a disposizione
Cordiali saluti e tanti auguri per il suo matrimonio
Federico Baranzini
Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano
www.Psichiatra-a-milano.it