DOMANDA
gent.mo prof.le volevo chiedere alcune informazioni per mia nonna che ha 74 anni, la quale nel mese di giugno da una malattia che le è stata diagnosticata ‘sfogo di sant’antonio’ . lo sfogo prendeva tutta la parte addominale nel lato sinistro dall ombelico sin dietro la schiena, e dopo circa un mese quando lo sfogo era guarito con terapia antibiotica ha cominciato ad accusare fortissimi dolori simili a fitte continue e ad avere tutta la parte interessata come incordata e tutto ciò lo accusa ancora oggi dopo circa tre mesi. le premetto che è curata dal suo medico di base con tramadolo cloridato (ora prende circa 60 70 gocce) unite a pregabalin (100 /150 MG) con risultati modesti che non le permettono una vita normale. lei dice che il dolore è atroce con fitte lancinanti. cosa si può fare per farla stare meglio? attendo con ansia una sua risposta e la ringrazio fin da ora per la sua cortese attenzione. cordiali saluti gianluca
RISPOSTA
Gent.mo Sig. Gianluca,
grazie per la Sua cortese email . Lo sfogo o fuoco di Sant’Antonio non è altro che l’herpes zoster, infezione virale che provoca una neurodermite molto dolorosa e non di rado refrattaria ai trattamenti, e con tendenza a cronicizzare.
I trattamenti eseguiti per sua nonna sono corretti, ma, a quanto pare, scarsamente efficaci. Il trattamento per uso esterno, da me ideato anni fa, è comprovatamente efficace nei 2/3 dei casi trattati. E’ comunque essenziale una valutazione specialistica che accerti sede e tipo di dolore, stabilendo il percorso terapeutico appropriato.
Se interessato, non esiti a contattare il ns. Centro del Dolore (02/55035518).
Cordiali saluti
Prof. Giuseppe De Brenedittis
Direttore Centro Studio Terapia Dolore, Università di Milano