DOMANDA
Salve, le scrivo per chiedere un consulto in merito ad un dolore che ho all’attaccatura della coscia (inguine destro).
Sono una ragazza di 19 anni e circa tre mesi fa ho iniziato a svolgere in casa esercizi fisici mirati per addominali e cosce. In quel periodo svolgevo mezzora di questi esercizi ogni giorno e quando una mattina mi sono svegliata con un dolore all’inguine ho pensato che fosse una conseguenza di questi sforzi. Il dolore era presente soprattutto sotto sforzo, ad esempio ad alzare la gamba facendo le scale. Ho intrapeso quindi un periodo di riposo senza praticare sport ed effettivamente il dolore è sparito. Però quando ho ricominciato a muovermi il dolore si è ripresentato. Dopo due mesi che andava e tornava (sotto sforzo) mi sono recata dalla mia dottoressa, la quale mi ha consigliato una cura di oki per una settimana, una radiografia al bacino e una visita dal fisiatra.
Dopo una settimana di oki il dolore mi è passato e per circa un mese non ho avuto problemi, se non leggeri dolori quando sforzavo tanto la gamba interessata, cosa che cerco di non fare (quindi ho evitato radiografia e visita). In quest’ultimo periodo il dolore è tornato (non forte come all’inizio) e scrivendo su internet i miei sintomi ho trovato diverse pagine che parlano di tumori ossei in quella zona, ho iniziato a preoccuparmi e vorrei delle informazioni circa il tipo di dolore e se è compatibile col mio. Pensa che sia necessaria la radiografia? grazie per l’attenzione.
RISPOSTA
Gent.ma,
Non so se la sua dott.ssa l’abbia visitata ma credo che occorra procedere per gradi iniziando da:
1) Visita medica. Se non ci sono indizi sulla causa fare 2) Ecografia dell’inguine e del muscolo (esame innocuo che non da raggi) e se non emerge nulla e il dolore continua fare anche 3) Radiografia mirata per vedere le ossa
Le caratteristiche fanno pensare a un dolore di tipo muscolare, uno stiramento o uno strappo.
I tumori ossei o dei tessuti dell’inguine o muscolare sono rari e non è la prima cosa a cui pensare. Tuttavia non bisogna trascurare nulla.
Cordiali saluti
Dr. Rodolfo Passalacqua