Dolore dopo 3 mesi dall’intervento protesi all’anca

    Pubblicato il: 4 Aprile 2019 Aggiornato il: 9 Aprile 2019

    DOMANDA

    Buona sera dottore. Ho 53 anni. Il 10 dicembre sono stata mi è stata inserita la protesi all’anca sx. Ho fatto 3 settimane di fisioterapia nella sede di Pini-Isocrate e un altro ciclo di 10 sedute a casa più gli esercizi che mi sono stati indicati da fare a casa. A tre mesi dall’intervento ho ancora dei dolori costanti quando cammino, seduta e anche di notte. Sono concentrati alla parte alta dell’inguine e quando camino anche sulla parte esterna e la parte anteriore bassa dell bacino. Inoltre sento il quadricipite costantemente come se fosse stirato. Quando camino il movimento dell’articolazione è come “bloccato”. Sette anni fa ho subito lo stesso intervento all’anca desta e non ho avuto questi problemi. Faccio un lavoro sedentario ma la mattina faccio la camminata su il tapis roulant per mezz’ora e vorrei cominciare a fare idrobice e ginnastica in acqua. La mia paura è non poter riprendere in pieno tutte le attività che facevo prima del secondo intervento. Alla prima visita di controllo la radiografia è risultata nella norma. Vorrei sapere sequesto tipo di dolori sono comuni dopo un intervento del genere e se no cosa dovrei fare per recuperare in pieno il movimento senza dolori. Grazie in anticipo per sua gentile risposta

    RISPOSTA

    Ritengo che a pochi mesi dall’intervento possano esserci saltuari dolori alla regione interessata. Certo la ginnastica attiva in acqua può migliorare la fluidità del movimento distendendo quella porzione di capsula posteriore che ancora residua con più o meno retroazione . Se gli stessi dolori dovessero persistere dopo un paio di mesi di attività le consiglio un ulteriore controllo clinico e rx grafico della sua anca

    Arturo Guarino

    Arturo Guarino

    Direttore della struttura complessa di traumatologia dello sport all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’Università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell’Inter.
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