DOMANDA
Gentile dottore,
sono una ragazza di 35 anni, e da circa due anni (molto travagliati) ho un dolore lombare vicino al gluteo sinistro pressocchè costante che ogni tanto sento anche dietro alla coscia. Premetto che sono sempre stata sportiva (corsa, nuoto, pallavolo)ma da quando è cominciato questo dolore (dopo una maratona)non riesco ad allenarmi come prima perchè peggiora con l’esercizio.
All’inizio ho fatto la visita dall’ortopedico e dal fisiatra che mi hanno prescritto farmaci (voltaren, muscoril e poi contramal)con un po’ di beneficio e cicli di tens, fisioterapia, idrokinesiterapia che hanno persino peggiorato i sintomi. Dopo ho fatto una risonanza magnetica da cui hanno diagnosticato una minima protrusione posteriore del disco di L3-L4. Sono andata da un neurochirurgo e mi ha sottoposta ad un intervento di IDET sul disco L3-L4 senza beneficio. Sono persino andata dal ginecologo che mi ha detto che non ho niente. Sono andata da un suo collega terapista del dolore mi ha fatto il blocco delle faccette articolari lombari senza risultati.
Cosa ne pensa? cosa posso fare? sono molto sfiduciata.
LA ringrazio in anticipo per la risposta e per l’interessamento.
Distinti saluti
RISPOSTA
Gentile Signora,
La sua storia è costellata da numerose visite ed opzioni terapeutiche infruttuose, dando per buono quanto è stato fatto, penso che sia indicato considerare l’ipotesi di una dolore proveniente dall’articolazione sacro-iliaca. Un accurato esame obbiettivo con prove di stress dell’articolazione sacro-iliaca sinistra sono il primo passo importante; se necessario, possono seguire eventuali indagini radiologiche come la Risonanaza Magnetica. Le articolazioni sacro-iliache (tra osso sacro ed ileo) sono molto sensibili al carico ed al movimento, eventuali alterazioni della postura o l’esercizio fisico ripetuto magari associato a micro instabilità articolari possono “stressare” queste articolazioni ed infiammarle dando orignie ad un dolore riferito in regione lombare, glutea ed in alcuni casi anche alla coscia o raramente al polpaccio ed al piede. La diagnosi di sacro-ileite spesso non è immediata e le indagini radiologiche in poche occasioni sono in grado di evidenziare alterazioni specifiche. Il modo più semplice per avere una conferma diagnostica ed allo stesso tempo un effetto terapeutico si è dimostrato eseguire un blocco (infiltrazione) intrarticolare con anestetico locale e cortisonico che deve essere eseguito sotto guida radiologica e non alla “cieca”.
Ribadisco che quanto le ho descritto è solo una delle ipotesi da prendere in considerazione in casi di lombalgia cronica come il suo. Per un corretto approccio diagnostico le consiglio di ricercare uno specialista di fiducia con il quale valutare la storia del suo dolore, eseguire un accurato esame clinico ed indagare eventuali ulteriori aspetti. Spero di esserle stato utile. Resto a disposizione, distinti saluti.