DOMANDA
mia madre, 88 anni, è stata 4 mesi fa colpita da un ictus che le ha immobilizzato la parte sinistra del corpo e le impedisce la parola. La sua giornata è divisa a metà, in un ricovero, fra il letto e la carrozzella; in tutte e due le posizioni ( soprattutto però nella seconda)si lamenta di forti dolori “al sedere” e di non riuscire a stare seduta. All’inizio pensavamo che la causa fosse una piaga da decubito formatasi il primo mese in ospedale; successivamente (visto che la piaga si sta quasi completamente chiudendo) abbiamo scartato questa ipotesi.
A questo punto non sappiamo minimamente cosa fare, visto che neppure l’antidolorifico somministrato (tachidol) ha avuto degli effetti.
Ripensandoci, già prima di essere colpita dall’ictus mia madre aveva dolore quando si sedeva…
Ha qualche suggerimento da darci? é riuscito, professore, a capire quale potrebbe essere la causa di tutto? Ci sono esami particolari da fare? Come dobbiamo muoverci? Ci consiglia qualche medicinale?
Ci creda che vedere soffrire un anziano senza poter fare nulla è la cosa più deprimente e dolorosa, tanto che anche noi ci stiamo ammalando.
La ringraziamo infinitamente.
Andrea e famiglia
RISPOSTA
Gentile signor Andrea, il dolore che compare dopo un ictus può essere dovuto alla lesione cerebrale. In questo caso dovrebbe essere localizzato sulla parte sinistra della natica e nella sede del dolore un esame obiettivo dovrebbe rivelare una riduzione della sensibilità. Questo dolore si chiama dolore centrale ed è di origine neurologica e non risponde di norma a farmaci analgesici come il Tachidol. Se però sua madre avvertiva dolore anche prima di subire il danno cerebrale potrebbe trattarsi di una lombosciatalgia da spondiloartrosi (artrosi della colonna vertebrale) o di una artrosi dell’anca peggiorate a causa dell’immobilità prodotta dalla paralisi. Pur con le difficoltà conseguenti alle difficoltà di parola un esame clinico dovrebbe chiarire quali tipi di movimento accentuano il dolore. Se fosse confermato che si tratta di un dolore neurologico i farmaci più adatti per curarlo appartengono alla categoria degli antiepilettici e antidepressivi, mentre se si trattasse di un dolore artrosico si potrebbe migliorare l’effetto adeguando le dosi di Tachidol o utilizzando prodotti analoghi.