dolore pollice

    DOMANDA

    Salve Professore, sono una donna di 31 anni e pratico Krav Maga, un’arte marziale di autodifesa. Qualche mese fa durante un combattimento a terra a mani nude è successo qualcosa, di cui mi sono resa conto solo a freddo, per cui il mio pollice si è incurvato e gonfiato. Ho trascurato l’episodio sicura che non fosse nulla di grave e che il dolore sarebbe passato da solo ma mi sbagliavo. Dopo un mese non era cambiato nulla e mi decido per una radiografia che risulta negativa. Anche la visita dall’ortopedico non mi ha portato a nulla perchè il dottore pur riconoscendo delle anomalie non è riuscito a dirmi quale sia il problema. Il pollice presenta una sorta di callosità bel riconoscibile specialmente al tatto esattamente tra il metacarpo e la falange (parte esterna della mano) dove avverto forti dolori sia esercitando semplice pressione che compiendo movimenti di estensione del pollice verso l’esterno o verso il palmo stesso della mano, mentre la sezione della falange risulta essere come più scarna sia rispetto al pre trauma che all’altro pollice. Cosciente del fatto che sia molto difficile capire il problema tramite una descrizione, profana oltretutto, spero di poter quantomeno ricevere un consiglio sulla strada da percorrere per risolvere il problema. La ringrazio infinitamente, Roberta.

    RISPOSTA

    Sicuramente la distorsione della I metacarpo falange ha comportato la distensione capsulare che ancora adesso e’ causa del suo disturbo.L’assenza di infrazione dimostra che il trauma e’ stato tutto a carico della componente legamentosa .
    Adesso occorre che lei si rivolga ad un fisioterapista per una opportuna ripresa funzionale magari associata a fisioterapia tipo tecar o Ultrasuoni

    Arturo Guarino

    Arturo Guarino

    Direttore della struttura complessa di traumatologia dello sport all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’Università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell’Inter.
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