Dolore rachide e cosce

Gent.Le Dottore, ho 35 anni e da due vivo in Germania. A luglio dell´anno scorso mi sono infortunata durante una performance di balli africani. Nel ripetere un passo ho teso fortissimo la gamba dx e sentito irradiarsi un dolore atroce, come uno schiocco interno e fuoriscita di qualcosa, che dal rachide si irradió alla coscia dx. Da allora, per il dolore fisso alla gamba (una fitta persistente, acuta, profonda, nella zona alta della coscia che a partire dal gluteo si irradia al trocantere) ho consultato decine di ortopedici che mi hanno diagnosticato in ordine: dolore muscolare, coxalgia, impingement dell´anca e poi borsite trocanterica. Per una anno ho cercato di resistere al dolore, sperando che prima o poi l´infiammazione passasse (trattata con una sola infiltrazione di cortisone), fino a quando ad agosto di quest´anno sono arrivata allo stremo, a zoppicare per il dolore e a soffrire anche di dolori al rachide, mi sono sottoposta a risonanza magnetica (gamba e bacino). Ne é emersa una ernia posteriore mediana contenuta ritenuta poi da tre neurochirughi e un neuroradiologo né operabile né trattabile con ozonoterapia. In Germania un ortopedico che ha analizzato il referto sostiene che vi sia una compressione sulla radice nel segmenteo S1, in Italia peró tutti escludono che i miei sintomi possano essere riferibili a questa ernia. La risonanza evidenzia in ogni caso dischi piú scuri (L4-L5 / L5/S1) e mi é stato detto che potrebbe esserci un´infiammazione di un disco ma che non é dato sapere quale. Da due mesi ho forti dolori al rachide (coccige) ma non al tratto lombare e dolori riferiti all´ano, con allodinia e iperalgesia nella zona alta / laterale delle cosce e dei glutei. Sono in cura farmacologica dopo aver interpellato un reparto di terapia antalgica e cure palliative, presso il quale si ipotizza una sindrome da dolore cronico benigno / sindrome dolorosa neuropatica. Le analisi del sangue sono buone, ció nonostante ho sofferto in passato di colon irritabile, emorroidi e ragadi anali e da qualche mese ho un problema di cisti ovariche ipervascolarizzate da tenere sotto controllo. Ho fatto delle radiografie alle anche e potrebbe essere presente un inizio di artrite o artrosi che nessun medico finora mi ha confermato. Io m chiedo se non possa trattarsi allora di coccigodinia, ma pur avendo raccolto questa ed altre ipotesi non sono ovviamente in grado di farmi una diagnosi da sola. Non so piú a chi rivolgermi per riuscire a inquadrare meglio le cause dei miei problemi, del dolore cronico, per avere una diagnosi che mi indichi la terapia giusta da seguire in modo da non diventare farmaco-dipendente, dal momento che tutti quelli che ho assunto finora non hanno ridotto o debellato i sintomi. I medici interpellati mi mandano da altri medici e io sono presa dal panico, perché mi sembrano impotenti rispetto alla mia richiesta di chiarimenti. La prego di aiutarmi, anche solo a capire cos´altro potrei fare per trovare una soluzione. La ringrazio di cuore