dolori al ginocchio

    DOMANDA

    Salve Dottoressa, mi chiamo Luca e ho 23 anni. Circa un’anno e mezzo fa ho cominciato ad avere problemi a un ginocchio.
    Dopo un artroscopia e meniscectomia selettiva (che non ha risolto per niente il problema e quindi probabilmente si poteva evitare), ho fatto una visita fisiatrica e mi è stata diagnosticata un iperpressione rotulea esterna congenita e ginocchio varo;
    il che è possibile visto che ultimamente sta iniziando a farmi male anche l’altro ginocchio. Vorrei sapere se rafforzando significativamente il muscolo v.m.o è possibile risolvere effetivamente il problema o se è solo una di quelle cose che si fanno per tentare di non fare peggiorare troppo la situazione. Grazie mille ancora per la risposta.

    RISPOSTA

    Gentile Luca, da quello che mi dice dubito che il problema sia affrontabile e tantomeno risolvibile con un programma di esercizi di rinforzo muscolare. Le avranno già spiegato che il dolore è la conseguenza di una cattiva organizzazione del carico, cosa che coinvolge anche le altre articolazioni degli arti inferiori. E’ necessario, quindi, intervenire su questo per modificare le tensioni che si sviluppano su alcuni gruppi muscolari che stanno lavorando male. Il rinforzo muscolare non porta ad alcuna modifica di una organizzazione del movimento che è stata scorretta fino ad ora, da quello che ha visto il fisiatra.
    Le consiglierei di affidarsi ad un fisioterapista con cui adottare un programma di esercizi che possano insegnarle come trasferire correttamente il carico all’interno della base di appoggio (i piedi). Questo lavoro necessita di esercizi che si basano sull’apprendimento di nuovi schemi motori e sulla consapevolezza corporea. L’ideale sarebbe trovare un fisioterapista esperto in riabilitazione neurocognitiva oppure che abbia una conoscenza approfondita del metodo Feldenkrais. Mi tenga al corrente

    Laura Genco

    Laura Genco

    Fisioterapista presso il centro di riabilitazione della Fondazione Auxilium di Trapani. Nata a Erice (Trapani) nel 1961, è laureata in fisioterapia e in scienze riabilitative. Si occupa prevalentemente di soggetti neurolesi in seguito ad ictus, traumi, patologie neurodegenerative, di bambini con paralisi cerebrale infantile, mielomeningocele, distrofia muscolare, e di donne operate al seno.
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