DOMANDA
Buongiorno. Sono in cura da 3 anni per MRGE. Dopo ogni gastroscopia, 3 finora, lo specialista del quale ho la massima stima e fiducia, mi ripete che c’é questa situazione di iniziale anello fibroso attorno alla giunzione tra cardias e esofago, dovuta ad una piccola ernia hiatale non chirurgica, non altre lesioni. Devo prendere ipp ed ora uso 40mg/die di esomeprazolo. Ho sempre dolorini e bruciori, più spesso la sera. Prendo anche procinetici. Ma mi spavento perchè ultimamente i dolori sono più presenti, anche se si spostano come localizzazione apparente, sempre attorno alla zona sternale, a volte anche retrost. Mi dice che sono sotto controllo e anche mio fratello, chirurgo specialista gfinecologo, insiste che rifare una gastroscopia è assurdo. Dice che io ne ho bisogno a livello psicologico e non certo clinico. Quindi in sostanza nessuno mi crede se dico che ho questi dolori sempre più presenti. Oppure che comunque ci devo convivere e sono normali. A me tanto normali non sembrano e ho paura che invece mi stiano conducendo verso forme erosive sempre più gravi e al limite, se non affrontati diversamente, anche verso degenerazioni peggiori dell’esofago o anche peggio. Il dolore non è costante sempre. E’ soprattutto pomeriggio, o a stomaco vuoto. Ma quando c’è è abbastanza difficile far finta di niente. Scusi tantissimo l’eccesso di dettaglio.
Piero
RISPOSTA
Credo che i consigli migliori siano quelli dei suoi curanti che possono vedere i suoi esami e seguire costantemente i progressi o i fallimenti delle terapie, eventualmente sostituendole. Sicuramente la componente psicosomatica nella patologia esofagea è ben rappresentata, ma va seguita attentamente dandole il giusto peso ed trattandola anche con adeguata terapia. Sicuramente tre gastroscopie in tre anni mi sembrano troppe, eviterei un ulteriore esame, coerentemente con i sintomi da lei descritti e dopo visita dal suo specialista di fiducia. Grazie e cordiali saluti.
