DOMANDA
Gent.le dott. De benedittis, grazie veramente per la sua celere risposta. Il dolore provviene (solamente da disteso sul fianco ) dalla parte renale destra (posteriore) al limite con la cassa toracica con una diagonale verso il basso avanti (direzione fegato). La sensibilità epidermica e molto limitata (nessun problema con vestiti o strofinamenti).Questo dolore è come una compressione interna , che spezza la normale respirazione (e da qui la mancanza di sonno profondo) , ma avviene solo quando disteso su materasso (in lattice) e risente del peso della coperta (in lanetta). Ha aiutato dormire su un materasso più rigido e una coperta leggera .
Al 5 giorno si è stemperato , ma non è sparito del tutto. Il medico mi aveva prescritto anche un farmaco miorilassatore , che finito l’effetto in tarda notte ha riportato il fastidio .
C’è da dire che passo molte ore seduto in ufficio al pc(Architetto) con conseguenti tensioni al sistema muscolare schelettrico della spina d. Avendo pero problemi con la spina d. (2ernie) ho imparato un pò a riconoscere questi dolori e faccio degli esercizi fisioterapici, e questo dolore è del tutto insolito per la sua natura. Per provare la sua terapia , e vedere la positività , devo mischiare aspirina liquida e etere etilico (che qui in grecia devo capire come procurarmi) ci sono quantità da seguire ? Grazie ancora , non la disturberò ulteriormente, e a buon rendere .
Alberto (da venezia ) residente in Corfu
RISPOSTA
Gent.mo Sig. Alberto,
dalla Sua seconda email le indicazioni (sensibilità apparentemente indenne ed effetto positivo dei miorilassanti) sembrano deporre per una componente miofasciale e non neuropatica del dolore. Ma solo una visita specialistica , ripeto, può dirimere il dubbio diagnostico . Sconsiglio caldamente il fai-da-te. Se il problema rimane serio, serio deve essere il modo di affrontarlo. La distanza, per quanto comprensibile, non legittima scelte azzardate e forse anche rischiose.
Cordiali saluti
Prof. Giuseppe De Benedittis