domande su morbo di basedow

    DOMANDA

    Buonasera Dottor Aimaretti,mi chiamo Luciana ho 33 anni e soffro di morbo di basedow da 7 anni ma sempre subclinico,a settembre ho avuto la 2 recidiva e per la prima volta ho accusato sintomi tra i quali battiti a 142, pelle che scotta, ma non ho perso peso.dopo due mesi a 3 tapazole al giorno i valori sono passati in ipo e hanno ridotto la dose,mi è stato consigliato l’intervento. chi mi ha visitato non mi ha mai parlato di rischio noduli o carcinomi ma non mi hanno mai fatto l’agoaspirato. si sarebbero visti dall’ecocolordoppler o dagli esami del sangue? le copio il testo del mio ecocolordoppler:ghiandola tiroidea in sede aumentata lievemente di volume in toto con lobo antero posteriore a livello del lobo destro e sinistro di 24 mm istmo di 6 mm a margini regolari ed ecostruttura disomogenea per tireopatia diffusa con ipervascolarizzazione del parenchima con qualche area colloidocistica nel contesto,senza lesioni espansive.adenopatie laterocervicali di natura reattiva di diametro massimo di 10 mm.Le volevo chiedere se in quelle aree colloidocistiche potrebbero nascondersi noduli o altro,le consiglierebbe un ago aspirato? e l’intervento?non si dovrebbe cercare di conservare questa ghiandola più a lungo?come sarà la vita dopo?

    la ringrazio anticipatamente per la sua risposta dottore
    distinti saluti
    Luciana

    RISPOSTA

    Buongiorno,
    la storia che racconta di recidiva di morbo di basedow richiede certamente, vista anche la giovane età l’intervento chirurgico.
    Dall’esito dell’ecografia non è necessario l’agoaspirato precedente all’intervento. Dopo l’intervento sarà necessaria la terapia sostitutiva con l-tiroxina a vita.
    Cordiali saluti
    G Aimaretti

    Gianluca Aimaretti

    Gianluca Aimaretti

    SPECIALISTA IN ORMONE DELLA CRESCITA. Professore associato confermato di endocrinologia presso la scuola di medicina, chirurgia e scienze della salute dell’Università “A.Avogadro” del Piemonte Orientale e docente presso le scuole di specialità di endocrinologia dell’Università di Torino. Inoltre è dirigente medico nella struttura complessa di diabetologia, malattie del metabolismo e endocrinologia presso l’azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore […]
    Invia una domanda