DOMANDA
Buongiorno
Il problema sono i miei genitori.troppo “genitori”! Ho 34 anni, vivo da sola, mi occupo personalmente della mia casa, lavoro e sono autonoma. I miei genitori sono persone buonissime, affettuose ma ansiose e paurose nei confronti miei e di mia sorella. Abito vicino e quindi, con una scusa o l’altra, vengono spesso a trovarmi a casa. Ovviamente mi fa piacere ma quando le visite sono improvvise e continue mi danno un po’ fastidio. Non perdono occasione per dirmi cosa fare, come farla, come vestirmi, vogliono sempre sapere dove vado, a che ora torno, se mangio, se dormo.ecc.. Capisco tutto ma per me andare a vivere da sola vuol dire vivere la propria vita senza DOVER RENDERE CONTO A NESSUNO, è fondamentale per me che ho vissuto sempre sotto le loro regole rigide e soffocata dalle loro ansie. Questa loro pressione mi condiziona ancora molto nella vita di tutti i giorni e la cosa non mi piace per niente. Ne ho parlato, ci ho anche litigato ma non è servito a nulla. Il consiglio che le chiedo è: se a parole non sono riuscita a farmi trattare da adulta da i miei genitori, cosa posso fare, che atteggiamento devo avere per cambiare un po’ alla volta la situazione e per farli ragionare un pò?
RISPOSTA
Alla sua età si ha tutto il diritto di viversi la propria vita e di difendere la propria privacy da chiunque, compresi i suoi “affettuosi” genitori.
Mi chiedo però se lei abbia fatto tutto per convincere i suoi della sua indipendenza e autonomia: di solito, infatti, i genitori si intromettono nella misura in cui i figli sono “disponibili” a certe…intromissioni.
Se invece sono abituati così e non c’è dialogo per convincerli che la figlia è cresciuta, basta poco: non apra la porta, cambi la serratura (a proposito, mica hanno le chiavi della sua casa?), dica che non c’è, che va fuori, che ospita amici. Come vede, non c’è che l’imbarazzo della scelta per “convincere” i suoi genitori che lei non deve rendere conto a nessuno.
Ci rimarranno male? Certo, ma avranno la conferma che la figlia è sì un po’ maleducata, ma se la cava bene da sola.
Lo faccia per un mese e vedrà che i suoi alla fine capiranno, anche perché vedranno che lei, per altri versi, con loro sarà affettuosa come sempre anche se ha messo i confini al suo territorio di giovane donna. E i confini non si raccontano, ma si mettono e basta.
Se non riuscirà a mettere in pratica neanche uno di questi semplici consigli, allora hanno ragione i suoi genitori a preoccuparsi e a controllarla…
Un cordiale saluto
Rosanna Schiralli