Dubbi su cura ginecologica

    Pubblicato il: 11 Novembre 2016 Aggiornato il: 11 Novembre 2016

    DOMANDA

    Buonasera Dottore,

    le scrivo per dei chiarimenti per quanto riguarda la cura consigliata dal mio ginecologo.
    Da circa 6 mesi soffro di bruciore, dolore prima e dopo la pipi, perdite verdastre che a volte mi sono sembrate giallastre, dolore durante i rapporti e da poco ho degli episodi di prurito piú esterno che interno. Ho allora provato ad entrare con un dito e ho trovato dei pallini bianchi appena dentro la vagina.

    Inizialmente (ovvero a giugno quando i miei fastidi si limitavano a perdite verdastre e dolore durante la pipi) il ginecologo mi cosiglió di prendere ovuli meclon per 10 gg e di ripetere il trattamento, se necessario, il mese seguente.
    Non ottenendo risultati mi fecero un tampone che risultó negativo.
    Il ginecologo mi mandó da un gastroineterologo dicendo che si poteva trattare di allergie. Feci esami ed ecografie ma non trovarono nulla. Allora decisi di farmi prescrivere un tampone completo.
    Il risultato fu:
    Esame batterioscopico: Flora mista su fondo essudativo, presenza di cellule lievitiformi e ife fungine.
    Esame colturale: Candida Albicans (carica ++) Lactobacilli (cairca ++)
    Gonorrea Negativa
    Trichomonas Negativa
    Mycoplasma hominis negativa
    Mycoplasma genitalium negativa
    Ureaplasma parvum Positiva
    Ureaplasma urealyticum Negativa
    Clamydia Negativa

    Il mio ginecologo mi prescrive: metronidazolo 250 mg x 2 al giorno per 10 giorni e Gyno Canesten crema per 6 sere.

    Essendo il metronidazolo un antibiotico e chemioterapeutico mi chiedo come mai me lo abbia prescritto? ho inoltre letto che ha come effetti collaterali la candida.
    Per ora non lo ho ancora preso. Spero che lei mi posso chiarire le idee.
    La ringrazio in anticipo,
    Sara, 20 anni.

    RISPOSTA

    Dal suo racconto, mi pare di poter dire che i suoi disturbi sono sempre stati causati da una candidosi, che ovviamente andrà trattata. Probabilmente non solo con antimicotici, ma anche con un intervento che migliori la sua dieta quotidiana, in modo da limitare la colonizzazione da Candida a livello intestinale/vaginale. Quanto al metronidazolo, ipotizzo che sia stato prescritto sulla scorta della positività per U.parvum, ma in tal caso non è il farmaco giusto, fermo restando che comunque, nel suo caso come in altri analoghi al suo, U.parvum non va trattato.