DOMANDA
Gentile Dott. Carrara,
Mio padre 75enne, ex bevitore ( non tocca una goccia di vino da 10 anni) , cirrotico , piastrinopenico, iperteso e con stenosi carotidea ancora sotto i limiti d’intervento, a seguito di un ricovero ( dimesso con la diagnosi di episodio di iperpiressia in cirrosi epatica esotossica(pregresso potus) in buon compenso) gli è stata variata la terapia passando dal clopidogrel (plavix 75) al Cardirene 75. Il primario gastroenterologo, che lo ha preso in cura, lo ha poi sottoposto ad eco al fegato e gastroscopia per escludere possibili cause derivanti da cirrosi. Era l ottobre 2012 e fortunatamente dai controlli non emerse nulla di preoccupante e niente varici. A distanza di un anno e stata ripetuta l eco al fegato, il febbraio scorso, gli è stato poi chiesto, per scrupolo, di sottoporsi a TAC al fegato con contrasto, da cui sono invece emerse numerose varici esofagee, comparse improvvisamente visto che la gastroscopia dell’ anno precedente non le aveva evidenziate.
La stenosi di mio padre è stata diagnosticata nel 2009, la nostra dottoressa di fiducia ha fatto partire una terapia con ticlopidina ma, dopo ripetuti controlli in 9 mesi di trattamento, le piastrine scendono da 112, 97, 93, 88. La gammaglutamiltranspeptidasi da un 75 a 106, 97, 90. A quel punto la dott.ssa si decide, su mia insistenza, di mandarci da un gastroenterologo per una terapia più oculata. E qui compare il plavix 75 che rimpiazza la ticlopidina. Dopo due mesi di plavix GGT scende a 65 e le PLT salgono a 118. Il trattamento di plavix va avanti dal agosto 2009 all ottobre 2012 e con esami del sangue ogni 6 mesi circa il GGT è rimasto basso( 48 54 13 61 46 48) e le PLT, in alcuni momenti, sono anche rientrate in valori normali( 109 139 144 151 110 107 104 114). Sino a che non è subentrato il cardirene , la GGT è rimasta nella norma ma PLT sono scese 96 107 90 95.
Sino ad oggi in cui La terapia completa è la seguente: pantoprazolo, olprezide 20 ( in precedenza ha usato olpress) cardirene 75 e tavacor 20 ( anche se il colesterolo non è mai stato alto).
Il quesito che le pongo riguarda il cambiamento dal plavix al cardirene. Che differenza in pro e contro esiste tra i due medicinali? Può avere creato qualche scompenso in più su mio padre questo cambiamento ( piastrine ancora più basse) ? E le varici esofagee possono peggiorare o addirittura essere una concausa di una terapia sbagliata?
Anticipatamente la ringrazio per la paziente attenzione e la saluto cordialmente.
Mimma
RISPOSTA
Sono entrambi degli antiaggreganti piastrinici e non influenzano in realtà la conta piastrinica ma solo la capacità di esse di aggregarsi e formare un trombo.Il numero delle piastrine nel cirrotico è legata al loro sequestro in deposito nella milza che aumenta di vlume per la presenza di ipertensione portale correlata alla cirrosi e non correla con rischio emorragico con tali valori. La scelta del Plavix o del Cardirene è personale, se si usa il secondo è raccomandata la gastroprotezione( pantoprazolo già in terapia) vista l’età di suo padre. Per quanto riguarda le varici esse non dipendono dalla terapia in atto ma dalla storia naturale della cirrosi.