Dubbi su sesso anale

    Pubblicato il: 16 Maggio 2013 Aggiornato il: 16 Maggio 2013

    DOMANDA

    Buongiorno, sono una ragazza di 30 anni, convivo da diversi anni con il mio compagno, e pratichiamo sesso anale. Vorrei togliermi alcuni dubbi legati all’aspetto, diciamo psicologico, di questo atto. Noto che durante i nostri rapporti lui prova eccitazione durante il rapporto anale, o se riceve sesso orale. Ma al contrario durante la penetrazione vaginale sembra che la cosa vada a scemare e dopo poco diminuisce l’erezione con conseguente ritorno al sesso anale, per riprenderla completamente. Capisco che anche dal lato fisico ci sia una differenza ma quasi mi vien da pensare che dal momento che non facciamo sesso protetto, e lui non vuole figli, questo sia quasi un blocco psicologico. Magari non centra nulla ma è solo una mia supposizione. Vorrei capire meglio. Io con il tempo mi sono adattata a questa sua tendenza diciamo, però a volte sono ancora perplessa e non riesco a mandare giu la cosa…Senza contare che finchè non si fa spesso sesso non ci sono problemi, ma quando la cosa si intensifica, a livello fisico non è il massimo per quanto riguarda le problematiche fisiche associate a questo. La ringrazio per l’aiuto che mi potrà dare.

    RISPOSTA

    Da quanto lei scrive sembra davvero che il suo partner manifesti una preferenza selettiva e quasi esclusiva per questo tipo di pratica sessuale. Le motivazioni che possono essere all’origine di ciò possono essere varie: sensazioni fisiche più forti, una posizione che pone in rilievo il potere del partner maschile e dà una più eccitante sensazione di possesso e di dominio; talora anche il fatto che non vi sono rischi di gravidanza può costituire un motivo (ma non così centrale, in genere). Per motivazione più specifiche bisogna conoscere meglio la persona. Certamente il suo partner dovrebbe prendere in considerazione anche le sue esigenze (soprattutto legate al legittimo desiderio di preservare la sua integrità corporea) e quindi rispettare eventuali sue non disponibilità a tale pratica, soprattutto se richiesta troppo frequentemente, che lei mantiene sempre il diritto di non accogliere.

    Davide Dettore

    Davide Dettore

    Docente di psicopatologia del comportamento sessuale all’università di Firenze. Laureato in filosofia e in psicologia, è professore associato di psicologia clinica all’università di Firenze, e si occupa in particolare di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. Dal 1993 è presidente dell’Istituto Miller di Genova, associazione scientifico-professionale di ricerca, formazione e consulenza di psicologia clinica.
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