dubbi sulla celiachia

Gentile Signore,
quando si parla di diversi gradi di celiachia, si fa riferimento essenzialmente al grado istologico, cioè alla severità delle lesioni intestinali. La classificazione attualmente in uso in tutto il mondo (classificazione di Marsh-Oberhuber) suddivide le lesioni della mucosa intestinale in 5 gradi: il grado 1 in cui i villi sono ancora normali ed è presente solo un aumento dei linfociti fra le cellule che rivestono la parete dell’intestino, il grado 2, in cui è presente una iperplasia delle cripte delle ghiandole intestinali, e poi i tre diversi gradi di atrofia dei villi, cioè il grado 3a, che corrisponde ad una lieve atrofia, il 3b che indica l’atrofia parziale dei villi ed il 3c che rappresenta l’atrofia totale. I villi per chiarezza sono quelle estroflessioni della mucosa intestinale che consentono di aumentare la superficie assorbente del nostro intestino assicurando il normale assorbimento dei nutrienti. In pratica la severità della celiachia aumenta progressivamente passando dal grado 1 al grado 3c. Esisterebbe anche un grado 4 che in pratica è di rarissima osservazione e indicherebbe la presenza di severissima atrofia con lesione ulcerative della mucosa e sarebbe predittivo di digiunite ulcerativa (ma questo stadio non viene quasi mai rilevato nella pratica clinica). Sul piano clinico vi è un classificazione fra forme classiche e non classiche, forme sintomatiche ed asintomatiche che correla abbastanza con la severità del danno istologico, ma non vi corrisponde al 100%, per cui per i diversi gradi di celiachia si fa riferimento alla classificazione del danno istologico Cordiali saluti.
Prof. Umberto Volta
Coordinatore Board Scientifico AIC