Dubbia contaminazione durante prelievo ematico

    Pubblicato il: 4 Giugno 2018 Aggiornato il: 4 Giugno 2018

    DOMANDA

    Gentilissimo Dottore,

    con la presente sono a chiederle delucidazioni in merito ad un fatto avvenuto oggi. Premetto che sono infermiere e presto particolare attenzione a qualsiasi dettaglio, a maggior ragione nel mio lavoro.
    In sostanza mi sono recato oggi presso un laboratorio analisi privato per eseguire esami ematici di routine. Ho subito notato che l’infermiere adibito ai prelievi non sostituiva i guanti che indossava tra un pz e l’altro, e per non essere scortese, ho evitato di farlo presente. Una volta eseguito il prelievo, uscito dal laboratorio, ho notato che il cerotto con il quale mi aveva fissato il batuffolo di cotone era sporco in vari punti (per lo meno due) di materiale rossastro (verosimilmente sangue) sulla parte adesiva. Ho quindi deciso di rimuovere il tutto. Durante la rimozione, ho notato che anche il batuffolo di cotone applicato al mio punto di prelievo, presentava un’altra traccia rossastra (rosso vivo) vicino alla zona sporca di mio sangue (più scuro, venuto a contatto col disinfettante) del mio prelievo. A questo punto ho subito pensato che l’infermiere in questione avesse i guanti sporchi di sangue (verosimilmente a livello delle dita) e abbia contaminato, nell’ordine, prima il batuffolo e poi il cerotto (tant’è vero che le macchie erano tutte di dimensioni simili): nella malaugurata ipotesi che così fosse, esiste un rischio di contagio (HIV/HCV) nel momento in cui il sangue (una goccia) presente sul batuffolo fosse venuto a contatto con il punto di inserzione dell’ago sul mio braccio una volta rimosso?

    RISPOSTA

    Se i sospetti da lei descritti fossero fondati, sarebbe piuttosto grave. Voglio sperare però che le macchie che lei descrive non siano ascrivibili a materiale ematico, ma piuttosto a tracce di colore del disinfettante.