DOMANDA
Salve professore,
volevo sapere per quanto riguarda la chirurgia refrattiva se a parità di condizioni sia più conveniente fare la femtolasik o la PRK? Cioè da so che la Femtolasik è la tecnica più moderna con una fase riabilitativa più veloce e meno dolorosa? Se si potessero fare tutte e due le operazione in base alla cornea, conviene fare la femtolasik o la PRK?? Cordiali saluti
RISPOSTA
Gentile lettore,
Lei pone un quesito molto frequente quindi molto utile chiarire.
Una premessa: in entrambi I casi (PRK, Femto lasik) è il laser ad eccimeri ad effettuare la correzione;l’unica differenza fra le due procedure consiste nella preparazione all’azione del laser;nella PRK si rimuove prima l’epitelio, nella Femtolasik si taglia la cornea con il laser al fine di sollevare uno strato di circa 1/5 dello spessore al di sotto del quale verrà applicata la rimozione del tessuto con laser ad eccimeri.
Risulta quindi evidente come la principale causa di una perfetta correzzione da un punto di vista ottico risieda nel laser ad eccimeri che deve essere dotato di un tracker ad alta efficienza per poter seguire I movimenti dell’occhio durante l’intervento per poter mantenere la precision impostata e non effettuare altrove la correzione desiderata. Deve essere un laser moderno che effetui la manutenzione consigliata dalla casa in modo scrupoloso per evitare che un deterioramento dell’efficienza peggiori la vista del paziente. Meglio se l’ablazione è customizzata , cioè fatta su misura dell’occhio del paziente. Infatti anche se due individui hanno lo stesso difetto (es. 3 diottrie di myopia) la forma dell’occhio è diversa come l’impronta digitale e pretendere di applicare a tutti la stessa modificazione della cornea, ad opera del laser, senza rispettare l’individualità penalizza la potenzialità visiva del paziente e spesso introduce aberrazioni ottiche che generano aloni e cattiva vision notturna.
Entrando in merito alla domanda mentre la PRK, ( ormai caduta in disuso; ora i centri avanzati effetuano l’ablazione di superficie transepiteliale chiamata ASA “advanced surface ablation” affidando al laser ogni fase anche quella della vaporizzazione a freddo dell’epitelio), indebolisce meno la struttura della cornea poichè interrompe circa 50 volte meno fibre della Lasik e quindi la cornea e più robusta a future traumi e sopratutto in pochissimi casi al mondo, è riportata l’incidenza di ectasia. Che cosa è l’ectasia? è una deformazione progressiva della cornea a causa dell’indebolimento della strutturra meccanica ( poiche se abbiamo una cornea di spessore di 520 micron e dedichiamo , nella lasik, 120 micron al flap e ne rimuoviamo, per correggere il difetto refrattivo 130 micron con il laser ad eccimeri , la cornea rimane con uno spessore residuo utile alla resistenza meccanica 270 micron mentre nella ablazione di superficie ne rimarranno 390) che spesso porta al trapianto della cornea.
Un’altra differenza è il dolore post operatorio che nella lasik è minore e circoscritto a mezza giornata, nella ablazione di superficie più intense della durata di un paio di giorni, anche se con I nuovi farmaci tale differenza si è molto ridotta. Il recupero visivo più rapidoi nella Lasik più lento nelle ablazioni di superficie anche se queste ultime rimangono afflitte da complicanze meno gravi più facilmente risolvibili.