Duodenite cronica e fistole

    DOMANDA

    Salve Dottore mi avvalgo del suo parere per la seconda volta.Al mio compagno a febbraio è stata diagnostica una forte anemia ,emoglobina a 8.9,Due settimane prima dell’esame aveva accusato un malore, sudorazione,tachicardia dolore sternale, difficolà a respirare in particolare in posizione eretta. Steso su un letto e portando le gambe sul petto, il dolore passava.Ha vomitato ed il giorno dopo ha avuto una forte diarrea e la parte destra superiore dell’addome visibilmente gonfia.Da quel giorno, ha cominciato a perdere peso pur mangiando.In un mese e mezzo ha perso più di 20 kg.Il medico ha supposto fosse un’ulcera e procedeva con l’eradicazione dell’helicobacter. A fine marzo è stata eseguita l’egds il cui referto era stomaco tutto normale con pattern multinodulare compatibile con hp e duodeno anche nella norma.Fu eseguita la biopsia per escludere Mc.Il referto fu:Duodeno:frammenti di mucosa duodenale sede di flogosi cronica,focalmente riacutizzata in lamina propria.Stomaco:gastrite cronica superficiale, presenza di flogosi in atto lieve.Hp negativo.Intanto con integratori vitaminici e ferro, in circa due mesi abbiamo portato l’emoglobina a 13.A maggio decide di operarsi di emorroidi.10 giorni dopo viene ricoverato per ascesso perianale e dopo per una fistola. Subirà 4 interventi per ascessi plurirecidivi.Adesso porta un setone rigido.Unica nota positiva e che non perde più peso, anzi.Ora le chiedo: la duodenite cronica si giustifica solo con l’hp o c’è altro? E l’ulcera?

    RISPOSTA

    DUODENITE CRONICA E FISTOLE
    La storia è molto suggestiva per M. di Crohn per cui è opportuna valutazione completa del canale alimentare, non solo gastroduodenale ma anche dell’intestino tenue e del colon. Infatti la M.di Crohn può colpire tutti i distretti e va esclusa o confermata con certezza.
    L’esito della gastrtoscopia e il dato duodenale sono insignificanti e non giustificano i sintomi severi accusati

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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