E’ meglio intervenire prima chirurgicamente?

    Pubblicato il: 24 Giugno 2010 Aggiornato il: 24 Giugno 2010

    DOMANDA

    Buonasera Professor Roviaro,
    mio marito il 24 luglio compie 50 anni.Il 10 maggio ha subito un interrvento di craniotomia con l’asportazione di una metastasi di 2,5 per 1,4 cm,l’esame istologico dice che è discreta componente a cellule chiare,figure suggestive di struttura papillare,estesamente necrotico.La neoplasia,positiva per le citocheratine,è negativa per TTF1.
    L’oncologa richiede una PET e una scintigrafia ossea,dalla PET si osserva:UN’AREA CAPATZIONE DEL TRACCIATO AL LIVELLO DELL’APICE POLMONARE DI DESTRA IN CORRISPONDENZA DI UNA LESIONE RADIOLOGICAMENTE EVIDENZIABILE.
    UN’AREA DI INTENZA FISSAZIONE AL LIVELLO DEL SURRENE DI SX CHE NOTEVOLMENTE AUMENTATO DI VOLUME.TALI REPERTI ANCHE IN CONSIDERAZIONE DEI DATI ANAMESTICII DEPONGONO PER LESIONI DISCARIOCINETICHE AD ELEVATO METABOLISMO GLICIDICO.
    l’intervento in testa è andato bene,sembra che per il momento non intervengono neanche con la radio tra 45 gg facciamo RM di controllo e decidono per RADIOTERAPIA CHIRURGICA LASER.

    RISPOSTA

    Gentile Signora,
    credo che la strada che gli oncologi hanno intrapreso sia quella corretta. In funzione delle condizioni generali del paziente e del risultato ottenuto dopo la chemioterapia (quanti cicli 3?-6?) e in assenza di altre diffusioni di malattia si potrebbe prendere in considerazione sia l’exeresi della lesione polmonare che quella surrenalica.
    Cordiali saluti.

    Prof. Giancarlo Roviaro