DOMANDA
Caro Dottore, mi rivolgo a lei per avere un parere riguardo ciò che mi succede negli “ultimi tempi”.
Sono una ragazza di vent’anni e da circa sei mesi frequento un ragazzo con il quale, qualche settimana fa, si è svolto il nostro primo rapporto sessuale. Ma il punto non è questo. Ciò che mi “preoccupa” è il fatto che, durante il nostro rapporto sessuale, ho immaginato un corpo femminile. La cosa si presenta ormai già dall’adolescenza (14- 15 anni) quando, per raggiungere il piacere con la masturbazione, dovevo ricorrere a fantasie di questo tipo (non immaginavo una ragazza o donna in particolare, ma un qualsiasi corpo femminile privo di identità). Pensavo, anzi, speravo forse, che la cosa non si ripresentasse più. Invece così non è accaduto. Un corpo maschile non mi eccita molto (molto poco, direi), un corpo femminile invece sì. Però non sono lesbica, credo. Oppure questa è la domanda che le dovrei porre: lo sono?
Non nascondo la mia curiosità nel voler provare un rapporto simile ma, da lì a dire che non mi interessano minimamente gli uomini ce ne vuole. Insomma, riesco ad immaginarmi una vita sociale accanto ad un uomo ma una vita sessuale no. Perché sono eccitata da un corpo femminile?
Sperando che possa fare un pò più di luce sulla questione, la ringrazio anticipatamente.
RISPOSTA
Attualmente si ritiene che ogni essere umano non sia esclusivamente eterosessuale od omosessuale, ma si ponga in una zona intermedia fra questi due estremi ideali. Insomma tutti noi avremmo una potenzialità bisessuale più o meno marcata e le nostre preferenze potrebbero essere più o meno spostate verso uno dei due poli (in qualche caso invece le preferenze sono quasi pari e allora si parla di vera bisessualità). Inoltre l’orientamento sessuale è la risultante di tante componenti, fra cui l’attrazione fisica ma anche l’attrazione sentimentale. Evidentemente lei ha una componente di attrazione fisica più orientata verso le persone del suo stesso sesso, mentre l’attrazione sentimentale è più rivolta ai maschi. Occorre anche ricordare che l’orientamento sessuale femminile, a differenza di quello maschile più stabile, è maggiormente fluido e può oscillare nel corso della vita, entro certi limiti. Può essere che lei abbia un orientamento sessuale meno rigorosamente eterosessuale di molte donne, ma ciò non significa che lei si debba considerare una vera e propria lesbica (eventualità che, peraltro, non sarebbe per nulla patologica o anormale; l’omosessualità non è un disturbo, ma solo una forma alternativa di sessualità). Accetti per ora la situazione senza preoccuparsi troppo e cerchi di godere al massimo grado gli aspetti sentimentali con questo compagno. Se tale situazione sarà per lei soddisfacente, tutto bene; in caso contrario, provi ad aprirsi senza sensi di colpa a esperienze con donne ed esplori anche questa possibilità. Avrà un’altra occasione di fare esperienza e di valutare se la soddisfa.