ecocolordoppler-

    Pubblicato il: 11 Giugno 2013 Aggiornato il: 11 Giugno 2013

    DOMANDA

    Buonasera, mi sono sottoposta recentemente ad un ecocolordoppler agli arti inferiori, questo l’esito: “Circolo venoso profondo con flusso spontaneo e fasico al respiro in assenza di ostacoli al suo deflusso. CUS negative. Insufficienza completa della g.safena dx alla crosse con sviluppo di varicosità di rilievo clinico al III distale di coscia e prossimale di gamba.G.safena sx e safene esterne normocompetenti. No processi trombotici venosi in atto superficiali o profondi. Consigliato intervento di stripping corto della g.safena dx”. A suo avviso vi sono alternative allo stripping? E’ proprio necessario? A cosa vado incontro se non intervengo? La ringrazio anticipatamente se vorrà consigliarmi. Buonasera

    RISPOSTA

    Gentile Signora Valeria,
    quando la vena safena diventa “incontinente” o “insufficiente” non solo non è più utile alla circolazione venosa della sua gamba, ma addirittura svolge un ruolo nocivo. Questo è alla base della indicazione alla sua rimozione, che si può ottenere in vari modi (stripping, ablazione laser, ablazione con radiofrequenze, scleromousse) Ciascuno di essi presenta vantaggi e svantaggi, che sarebbe troppo lungo discutere nel dettaglio.
    Tenga presente che l’intervento ha varie finalità. Aldilà dei problemi estetici, l’intervento è indicato quando sono già presenti complicanze o per prevenirle (ulcere flebostatiche, sanguinamenti, vaircoflebiti) o disturbi tali da essere difficilmente controllabili con la terapia farmacologica (pesantezza, prurito, edemi, dolori).
    L’alternativa è quella di utilizzare sempre calze elastiche terapeutiche con compressione da stabilire in base alle condizioni cliniche.

    Gianluca Faggioli

    Gianluca Faggioli

    CHIRURGO VASCOLARE. Professore associato di chirurgia vascolare all’Università di Bologna. Nato nella città emiliana nel 1961, si è laureato e specializzato in chirurgia vascolare all’Università di Bologna. Dal 1990 al 1993 ha trascorso tre anni negli Stati Uniti come post-doctoral associate e assistant clinical instructor, presso la State University of New York at Buffalo. Lavora […]
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