DOMANDA
salve mia figlia e’ da quando aveva circa un annoche ha un eczema atopico localizzatosi adesso su braccio destro e occhio destro possibile che l’unica terapia sia a base di pomate cotisoniche?riuscira’ mai a guarire completamente?il medico dice ke e’ strano che l’eczema sia solo su un lato del corpo e non su entrambe le braccia o occhi,deve essere necessariamente bilaterale?dapiccola comunque era combinata peggio soprattutto in faccia esattamente sulle guance e dietro le ginocchia.l’eczema e’ davvero qualcosa con cui mia figlia dovra’ convivereo puo’ guarire la prego mi aiuti perche’ la bimba si sta anche complessando perche’ si sente presa in giro dai suoi compagnetti.grazie spero in una sua risposta
RISPOSTA
Se ho ben compreso, la bimba è stata già sottoposta a diverse terapie che sebbene valide non si sono rivelate efficaci. Quello che vorrei spiegarle però che la cosa più importante è quella di identificare le eventuali cause e gli interventi di prevenzione e cura per rallentare e, possibilmente, impedire l’aggravamento della situazione. Per far si che questo abbia successo si deve prima di tutto porre una diagnosi corretta: se la malattia è insorta già dopo il terzo mese di vita tra il 2° e il 3° anno d’età, colpisce le pieghe, può presentare delle lesioni eritematose intensamente pruriginose con una zona centrale pallida per contrasto, se l’anamnesi familiare dovesse risultare positiva per la dermatite atopica (nel 30% dei casi), e/o (nel 60-70%) per le malattie atopiche in generale, in tal senso saremo sicuri anche di una certa predisposizione ereditaria e di trovarci di fronte a un eczema atopico. A questo punto è preferibile eseguire degli esami del sanguespecificii, in particolare modo per gli anticorpi IgE (titolo), i principali ‘sospetti’ in queste patologie. Sebbene questo dato sia oggetto di controversie scientifiche, è bene indagare in tal senso per una serie di possibili associazioni ad altre sensibilizzazioni come quelle alimentari. Latte vaccino e/o gli acari sono i maggiori indiziati. In almeno il 20% dei pazienti, infatti, non c’e’ aumento delle IgE, anche se i segnali clinici di una iperreattivita’ cutanea sono presenti.
Le consiglio di fare effettuare i vari test : Prick Test e/o RAST per alimenti e inalanti. Un fattore prognostico negativo e’, in questi piccoli pazienti, una familiarita’ positiva per altre malattie atopiche (dalla rinite all’asma). Proprio per questo in questi casi sono indicate delle adeguate misure di profilassi ambientale (pollini, muffe, acari, vernici, fumo passivo, nicKel, peli degli animali, inquinamento ambientale, etc.) e farmacologiche. Le cure devono infatti essere tese a ridurre, da una parte la componente infiammatoria delle lesioni cutanee, dall’altra a ripristinare l’integrità della cute. Quando il nostro manto cutaneo non svolge adeguatamente la sua funzione di barriera facilita la penetrazione e l’azione di allergeni irritanti e sensibilizzanti. Le consiglio, fin dalle prime fasi, di associare una terapia anti-allergica se dovesse accertare nel caso di sua figlia il rischio di una sensibilita’ agli acari e alle graminacee. Solitamente l’esposizione solare giova alla salute di questi pazienti come l’assunzione di omega 3 per lunghi periodi. Il ricorso a immuno-modulatori, anti-istaminici, anti-infiammatori e antibiotici per os va riservato ai casi gravi. Composti invece per uso locale (creme ed emulsioni) a base di Ac. 18 beta glicirretico, gamma linoleico, Vit. E, epigallocatechine, hanno un azione lenitiva sul prurito e moderatamente anti-infiammatoria sulle lesioni.
Distinti saluti Dott. Bruno Mandalari