Edema del labbro superiore

    DOMANDA

    Gentile dottore,
    soffro da sempre di allergia alla polvere, alle graminacee e di “allergia” non IgE-mediata ai fans. Negli ultimi anni sono diventata allergica anche al pelo del gatto, manifestando una violenta rinite al solo entrare in ambienti dove questi ultimi sono presenti, anche senza toccarli direttamente. Inoltre, in passato mi è capitato di svegliarmi al mattino (5/6 volte da quando sono piccola) con un edema del labbro non molto esteso e quasi sempre monolaterale. Ho eseguito i test per le allergie alimentari diverse volte e sono sempre risultata negativa, in più la comparsa di questi edemi non è di norma collegata ad alimenti specifici mangiati la sera prima. Ad ogni modo, negli ultimi due mesi mi è capitato di svegliarmi due volte con questo edema e questa volta la variabile comune era quella di aver dormito con il mio cane. Non dormo quasi mai con lui, tranne il giorno stesso in cui gli faccio il bagnetto. Abbiamo due barboncini e sono solita accarezzarli spesso o prenderli in braccio senza alcun sintomo. Tutto ciò mi lascia perplessa perché se fossi allergica dovrei avere la classica rinite con prurito, come con i gatti. Aggiungo che quando dormo con l’altro barboncino non ho questo problema. Una differenza che mi preme sottolineare è che il cane presunto responsabile dell’edema passa molto tempo fuori con un Labrador che lo lecca di continuo ricoprendolo letteralmente di saliva, mentre il secondo no. Dato che i barboni sono tra i cani più indicati per gli allergici, è possibile che sia la saliva del Labrador o qualche altro allergene presente nell’ambiente esterno a provocarmi l’allergia più che il cane stesso? Per quale ragione la reazione allergica compare dopo ore ed ore che il cane è con me e non nell’immediato?
    Perché sotto forma di edema e non di rinite?
    Grazie.

    RISPOSTA

    Una persona come Lei con tanti problemi di allergie, respiratorie e non, dovrebbe affidarsi ad un Centro allergologico qualificato, cui rivolgere queste domande. Posso tirare ad indovinare: si è sensibilizzata al cane, suo o di altri; oppure i dermatofagoidi presenti nel suo letto e presumibilmente sui peli del suo cane, sono i responsabili. oppure… Le domande richiedono risposte mediante test in vivo ed in vitro, che un buon allergologo le prescriverà. Molte allergie si manifestano in modi diversi, o con diversi sintomi a seconda delle circostanze (co-fattori). Escluderei di cercare alimenti in base a quanto riferisce, comunque esistono dei test capaci di misurare IgE (reagine allergiche) verso oltre 100 diverse molecole allergizzanti, che potrebbe aiutare anche il suo allergologo a eliminare molti dei sospetti e condurre quindi delle prove mirate.

    PS. non esistono cani più adatti o meno se uno è allergico specificamente ad allergeni del canis domesticus

    Roberto Paganelli

    Roberto Paganelli

    Professore ordinario di medicina interna all’Università G. d’Annunzio di Chieti. Nato a Roma nel 1951, si è laureato e specializzato in allergologia e immunologia clinica nella capitale. All’Università di Chieti è anche direttore della scuola di specializzazione in reumatologia e vice-direttore della scuola di specializzazione in allergologia e immunologia clinica. Si occupa soprattutto di allergie […]
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