Edema linguale

    Pubblicato il: 12 Aprile 2019 Aggiornato il: 23 Aprile 2019

    DOMANDA

    Salve dottore, è da ottobre che ho un problema che mi affligge. Una sera dopo aver mangiato ho iniziato ad avere il cavo orale infastidito, non le so dire esattamente come, ma avevo dolore e bruciore. Dopo quella sera ho iniziato ad avere episodi di improvvisi di edemi linguali anche molto importanti, che si scatenano dopo l’ingestione di cibi anche diversi tra loro. Il primo passo è stato quello di fare un tampone ed è venuto fuori che avevo una candida orale con bassa carica. Ho fatto 8 gg di mycostatin, ma la situazione non è migliorata ed fastidi e la lingua gonfia sono continuati. Ho rifatto il tampone a distanza di un paio di settimane ed era tutto negativo. Ho fatto ecografia alle ghiandole salivari, risultata negativa. Sotto consiglio del mio otorino nei momenti di gonfiore prendo bentelan per qualche giorno e il gonfiore ed il fastidio si attenuano e a volte scompaiono del tutto, ma poi ritorna. Ho effettuato i prick test e sono negativi, ho effettuato esami del sangue con ves pcr esame feci per ricerca giardia e ossiuri, Igg Iga elettroforesi, tutto negativo,ma nonostante questo l’edema linguale si ripresenta e non riesco a capire cosa lo provoca ( se è un alimento e se sì quale alimento lo provoca). Un’altra particolarità è che ad ottobre il problema si è presentato a sinistra della lingua ed ora sono due mesi che invece è migrato a destra. Non so più cosa fare ed ho paura di avere una reazione più forte o che comunque sia qualcosa di serio. Grazie

    RISPOSTA

    Dolore e bruciore possono far pensare a una glossite, ed il reperto di candida può aver avvalorato il sospetto. Però nel suo caso i fastidi si ripresentano (identici?) anche dopo terapia antimicotica adeguata. Ovviamente una allergia sembra essere improbabile, data la ripetizione in circostanze diverse. Se il gonfiore permanesse tra gli episodi acuti, dovremmo pensare a lesioni espansive interne alla lingua, ma in assenza di linfoadenopatia e altri disturbi anche questo sembra improbabile. Resta ipotesi di angioedema per cui sarebbe utile fare gli accertamenti del caso (C1inibitore quantitativo e funzionale, C3 e C4, altro, tra cui mutazione del fattore XII). Esistono diverse forme di angioedema non ereditario e non associato ad orticaria, tuttavia vi sono casi in cui la causa resta indeterminata (U per unknown). Sarà bene accertare quello che si può, in Centri specializzati in questa patologia (a Milano vi è il più importante), anche per attuare terapie profilattiche e rassicurarsi su quel che può attendere chi ne è affetto.

    Roberto Paganelli

    Roberto Paganelli

    Professore ordinario di medicina interna all’Università G. d’Annunzio di Chieti. Nato a Roma nel 1951, si è laureato e specializzato in allergologia e immunologia clinica nella capitale. All’Università di Chieti è anche direttore della scuola di specializzazione in reumatologia e vice-direttore della scuola di specializzazione in allergologia e immunologia clinica. Si occupa soprattutto di allergie […]
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