DOMANDA
Gentiissimi Dottore,
Sono un ragazzo di 29 anni. Ad ottobre del 2018 riscontro edema midollare della testa del femore sx, dopo mesi di cure sbagliate a inizio dicembre fortunatamente riesco a farmi visitare dal reparto di Reumatologia del Pini, di cui lei è responsabile.
Inizio, il 18 dicembre, le 4 terapie per endovena di neridronato. A parte gli effetti collaterali del caso devo dire che il farmaco da subito riesce ad attenuare dolore. Il 27 dicembre vengo dimesso, mi viene detto di aspettare un paio di mesi prima della prossima risonanza magnetica e visita di controllo. Pur iniziando a stare decisamente meglio non abbandono mai le stampelle, continuo a portare avanti una vita fatta prevalentemente di riposo; semplicemente mi sembra di star meglio e se mi viene voglia di fare due passi (sempre in stampelle) prendo e vado. Due settimane fa ho ripreso con della leggerissima piscina in cui prevalentemente muovo solo la parte alta del corpo e pinneggio leggermente con un galleggiante fra le ginocchia.
Dottore, fino alla settimana scorsa mi sembrava insomma di essere in netta ripresa, ma da qualche giorno a questa parte invece sento che il dolore si è risvegliato, la notte soprattuto (come da copione), mi punge come una scarica elettrica sul lato esterno sinistro, per tutta la coscia fino al ginocchio. Ho paura, ho la sensazione che le 4 somministrazioni non siano bastate. Mi sa consigliare cosa fare e cosa non in attesa della prossima risonanza? Insomma, come devo comportarmi? Stare a letto un altro mese in netto riposo o provare a mettere un poco alla prova la parte interessata? Che pensa, posso continuare con la piscina come indicato sopra?
Grazie Mille
RISPOSTA
Gentile signore,
nella grande maggioranza dei casi le quattro infusioni sono sufficienti per ottenere la remissione di malattia, clinica di solito nell’arco di un paio di settimane e alla RMN entro un paio di mesi.
La ripresa del dolore potrebbe essere legata ad un nuovo evento microfratturativo innescato dalla ripresa dell’attività fisica oppure, e questa sarebbe l’ipotesi meno favorevole, dalla sovrapposizione di una lesione osteonecrotica che a volte capita di osservare se la sua patologia non viene prontamente ed adeguatamente trattata.
Il mio suggerimento è quello di osservare lo scarico completo. Se la sintomatologia dolorosa non dovesse regredire in qualche giorno, potrebbe essere opportuno eseguire una TAC proprio per escludere un problema di osteonecrosi
Cordialità.
MVarenna